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Rafael Nadal parla di Novak Djokovic: “Se Novak continuasse a questi livelli anche per i prossimi due o tre anni, potremmo prendere in considerazione il fatto che sia il miglior giocatore della storia”

25/10/2015 07:10 25 commenti
Rafael Nadal classe 1986, n.7 del mondo
Rafael Nadal classe 1986, n.7 del mondo

In un’intervista a Cadena SER Baleares, Rafael Nadal ha parlato del grande momento di forma di Novak Djokovic: “È in un grandissimo stato di forma. Per un giocatore come lui, fra i migliori di sempre, la forma attuale si trasforma nei risultati che sta ottenendo. Oggi non c’è nessun giocatore in grado di impensierirlo. L’unica cosa che posso fare è cercare di lavorare per raggiungere un livello simile”.

Nadal ha poi commentato: “Se Novak continuasse a questi livelli anche per i prossimi due o tre anni, potremmo prendere in considerazione il fatto che sia il miglior giocatore della storia”.


Lorenzo Carini


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25 commenti. Lasciane uno!

fabio tifa nadal (Guest) 26-10-2015 09:46

Sarebbe stancante continuare a ripetere che è impossibile stabilire chi è o è stato il più forte della storia, per i troppi parametri in gioco. Si può stabilire una rosa di pretendenti (Borg, Laver, Connors, Sampras, Federer, Nadal e Djokovic e forse altri..) nulla di più.

Personalmente, nella mia classifica mentale fatta di idee, pregiudizi e quant’altro, ritendo che Nole abbia fallito alcune occasioni importanti che ne hanno diminuito la sua grandezza, perdendo in assoluto troppe finali slam.
Ad esempio non si può perdere Da Murray in 3 set sull’erba e mai nella vita si può essere presi a pallate da Wawrinka sulla terra, nell’unica occasione di giocare da favoritissimo una finale a Parigi.

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pantera96 25-10-2015 21:13

Novak djokovic è il giocatore più forte di sempre nel tennis.
Punto.
Basta.

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Marco (Guest) 25-10-2015 19:36

Scritto da TheDude
@ Marco (#1478802)
Appunto, il record è un numero, il suo valore reale non è racchiuso solo in quel numero, il numero non racconta tutta la storia.
Stiamo parlando di tennis, poi, non è come il record nei 100 metri.
A tennis si gioca in due, la vittoria di uno ha un valore proporzionale a quanto è forte l’avversario, a quanto ha giocato bene. Se vinci 50 slam battendo me in finale e sei bambini nei turni precedenti, è un record che conta poco, sarai d’accordo su questo o no?

Mi spiace, non è cosi, non c’ e’ un parametro univoco per dire quanto era forte l avversario, ci sarà sempre l opinione di qualcuno che diverge dalla tua.
Se tu sei arrivato in finale, va inteso nel senso che sei il secondo più forte, in quel momento, e i bambini non stavano lì per caso, anche loro erano tra i primi 100 più forti in quel momento!
Vale per il tennis e per tutti gli sport! Non si possono ampliare le o sminuire le vittorie sportive a nostro piacimento, a nostro modo di vedere.
Sempre che il tutto avvenga, unica clausola, secondo le regole! (Anche per quanto strane esse siano, o che che possano sembrare.)
Un record è un record, e, se ottenuto secondo le regole, èun record nel unico valore e senso in cui va inteso. Le opinioni in un senso o nell’altro stanno a zero, come si dice..

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Marco (Guest) 25-10-2015 19:26

Scritto da Marco
È anche il concetto dei record: conta il numero, anche se magari lo si è ottenuto in una occasione estemporanea e poi non si è più visto, mentre altri atleti sono stati per tutta la carriera vicini a quel valore di record senza mai però raggiungerlo
Il numero, sempre che ottenuto a norma di regolamento, è inopinabile

Lo stesso Nadal dice che , se nole farà altri 3 anni così sara’ il migliore della storia, mica perché darà un immagine di forza , di dominio o di continuità ineguagliabili, o altre sensazioni del genere.. Dice che lo sarà perché raggiungera’ quei numeri, in termini di vittorie, di settimane da numero uno, ecc.che sanciranno dei precisi primati.
La storia ricorda soltanto i numeri!

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TheDude 25-10-2015 19:21

@ Marco (#1478802)

Appunto, il record è un numero, il suo valore reale non è racchiuso solo in quel numero, il numero non racconta tutta la storia.
Stiamo parlando di tennis, poi, non è come il record nei 100 metri.
A tennis si gioca in due, la vittoria di uno ha un valore proporzionale a quanto è forte l’avversario, a quanto ha giocato bene. Se vinci 50 slam battendo me in finale e sei bambini nei turni precedenti, è un record che conta poco, sarai d’accordo su questo o no?

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TheDude 25-10-2015 19:14

@ Marco (#1478796)

Allora, io ho capito quello che tu volevi dire, ovvero che ogni vittoria slam vale uguale a ogni altra. Tu però non hai capito il mio di esempio: nel 2006 Federer vinse gli AO dovendo battere un solo top20, Davydenko, ai quarti, e non affrontò neanche un giocatore che avesse mai giocato una finale slam. In finale trovò Baghdatis, che non doveva aver giocato poi così male nel torneo, in quanto aveva battuto Roddick, Ljubicic e Nalbandian, uno dopo l’altro. Tuttavia aveva giocato in tutto 14 set in questi tre match, quindi doveva essere anche un po’ stanco, oltre ad essere alla sua prima finale slam, che ovviamente aggiunge pressione ecc. E comunque in ogni caso non ha di certo mostrato un livello di gioco altissimo in quella finale.

Djokovic nel 2011 batte Federer in semifinale e in finale Nadal, i due giocatori più forti che gli potevano capitare, uno dopo l’altro, loro giocano al livello che gli compete e lui comunque li batte entrambi.

E’ innegabile che Federer sia stato molto fortunato, trovando uno dei tabelloni più facili di sempre, mentre Djokovic ha dovuto battere due mostri sacri, uno dopo l’altro.

Per dire, se a Murray fosse capitato in uno slam un tabellone come quello di Federer, avrebbe vinto? Molto probabilmente sì. Se gli fosse capitato quello di Djokovic avrebbe vinto? Molto probabilmente no.

Comunque se pensi davvero che l’opinione di chi non ha mai visto una partita di tennis possa valere quanto quella di uno che ne sa molto, probabilmente ho solo perso tempo a risponderti.

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Marco (Guest) 25-10-2015 18:41

È anche il concetto dei record: conta il numero, anche se magari lo si è ottenuto in una occasione estemporanea e poi non si è più visto, mentre altri atleti sono stati per tutta la carriera vicini a quel valore di record senza mai però raggiungerlo
Il numero, sempre che ottenuto a norma di regolamento, è inopinabile

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Marco (Guest) 25-10-2015 18:34

Altro esempio: il rovescio più potente della storia del tennis? Quello di wawrinka al Rolando!
Mica perché è stato super bello, mica perché giocato in un momento importante, mica perché .. Ecc.ecc.
Solo perché è stato misurato avere una velocità lineare che è stata la maggiore della storia!

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Marco (Guest) 25-10-2015 18:29

Scritto da TheDude
@ Marco (#1478750)
Intanto ti contraddici, poiché affermi che “siamo sempre nella sfera delle chiacchiere, l’unico dato certo sono i numeri” e subito dopo provvedi a fornire tu stesso un esempio di quanto questo non sia vero.
Ovvero, se Federer avesse battuto Cilic in quella semifinale e poi Nishikori in finale, guardando solo i “numeri”, ovvero guardando solo cosa avevano combinato in carriera Cilic e Nishikori fino a quel momento, senza vedere le partite, sarebbe stato facile concludere che Roger aveva vinto uno degli slam più facili della sua carriera, mentre invece battere il croato quel giorno sarebbe stata un’impresa clamorosa, infatti Federer perse 63 64 64.
Se poi per “guardare solo i numeri” intendi che ogni vittoria è appunto un numero, e quindi in quanto tale è uguale a ogni altro numero, ovvero a ogni altra vittoria, possiamo anche terminare qui il discorso. Cioè, non vorrai davvero dire che, ad esempio, la vittoria di Federer agli Australian Open 2006 (vai a riguardare i giocatori che ha affrontato) valga quanto quella di Djokovic agli US Open 2011.
Ci vuole poco a capire che i numeri da soli non contano niente e vanno analizzati, altrimenti chiunque, senza aver mai visto una partita di tennis in vita sua, potrebbe aprire Wikipedia, guardare un paio di statistiche, e affermare con sicurezza, ad esempio, che Federer è il migliore di sempre perché è quello che ha vinto più slam, e la sua opinione varrebbe quanto quella di uno che segue il tennis dagli anni 80. Invece no, la loro opinione non ha lo stesso peso, e Federer non può essere considerato il migliore di sempre per una lunga serie di ragioni, e di certo non si può dire chi è meglio di chi solo guardando un paio di numeri, in molti casi non si può dire proprio.

L esempio non lo hai capito, in sostanza non si può dire una vittoria slam vale meno di un altra, non ci sono elementi certi, inopinabili, che non siano i numeri.
La opinione del primo venuto che guarda i numeri non può valere meno di una opinione esperta, perché immancabilmente arriva un altra opinione esperta che però pensa cose diverse, sempre argomentate. Gli unici parametri certi, uguali per tutti, sono solo i numeri. E sul quelli che si costruisce il primato . Anche nel calcio, lo scudetto viene dato a chi ha fatto più punti, anche se magari ha palesemente rubato delle partite, non viene dato alla squadra che secondo un pool di esperti è stata quella che ha giocato meglio a calcio, viene dato a quella che ha il numero più alto in classifica, in tutti gli sport a quella va il premio!

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TheDude 25-10-2015 17:45

@ Marco (#1478750)

Intanto ti contraddici, poiché affermi che “siamo sempre nella sfera delle chiacchiere, l’unico dato certo sono i numeri” e subito dopo provvedi a fornire tu stesso un esempio di quanto questo non sia vero.
Ovvero, se Federer avesse battuto Cilic in quella semifinale e poi Nishikori in finale, guardando solo i “numeri”, ovvero guardando solo cosa avevano combinato in carriera Cilic e Nishikori fino a quel momento, senza vedere le partite, sarebbe stato facile concludere che Roger aveva vinto uno degli slam più facili della sua carriera, mentre invece battere il croato quel giorno sarebbe stata un’impresa clamorosa, infatti Federer perse 63 64 64.

Se poi per “guardare solo i numeri” intendi che ogni vittoria è appunto un numero, e quindi in quanto tale è uguale a ogni altro numero, ovvero a ogni altra vittoria, possiamo anche terminare qui il discorso. Cioè, non vorrai davvero dire che, ad esempio, la vittoria di Federer agli Australian Open 2006 (vai a riguardare i giocatori che ha affrontato) valga quanto quella di Djokovic agli US Open 2011.

Ci vuole poco a capire che i numeri da soli non contano niente e vanno analizzati, altrimenti chiunque, senza aver mai visto una partita di tennis in vita sua, potrebbe aprire Wikipedia, guardare un paio di statistiche, e affermare con sicurezza, ad esempio, che Federer è il migliore di sempre perché è quello che ha vinto più slam, e la sua opinione varrebbe quanto quella di uno che segue il tennis dagli anni 80. Invece no, la loro opinione non ha lo stesso peso, e Federer non può essere considerato il migliore di sempre per una lunga serie di ragioni, e di certo non si può dire chi è meglio di chi solo guardando un paio di numeri, in molti casi non si può dire proprio.

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dave (Guest) 25-10-2015 17:23

poche storie..se prendete tutti i campioni ognuno di questi ha un punto debole..roger rovescio..rafa doping(scherzooo)..cè chi non è bravo a rete..chi debole di testa…Nole è eccellente in tutto e in ogni fase del gioco…e testa pazzesca.. detto cio amo roger alla follia 😆

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Marco (Guest) 25-10-2015 17:08

Scritto da TheDude

Scritto da Salviati
Perdonatemi se ‘autoquoto’ un commento che ebbi modo di scrivere in una sessione notturna: ” I campioni si sono sempre visti in passato, si vedono al presente, si vedranno anche in futuro (per lo meno in un futuro non troppo distante!) E dire che Federer e’ meglio di Sampras che è meglio di McEnroe che è meglio di Lever che è meglio di Perry che è meglio di… e’ qualcosa privo di ogni fondamento. Ogni generazione si gode i propri campioni che sono figli dei propri tempi con i propri processi (economici, sociali, culturali, tecnologici, demografici etc.) che non ripetendosi mai allo stesso modo, non possono pertanto paragonarsi. Né possono parametri quantitativi (numero di tornei, settimane al vertice,numero di Grand Slam…) essere estesi attraverso epoche differenti che come detto presentano dinamiche differenti. Pertanto dire che Federer e’ meglio di McEnroe o che Tizio e’ meglio di Caio perché ha vinto più Slam o perché è stato più settimane al vertice, non è cosa sensata. Così si evince una volta per tutte che il GOAT e’ un giochino, molto divertente ma poco intelligente, che serve solo ad eccitare le masse. Bene: ora posso poco intelligentemente affermare che per me il GOAT e’ JOHN McEnroe”.

Bravo, fortunatamente c’è qualcuno che la pensa così. Il GOAT non esiste, e basta accorgersi che le varie epoche non sono paragonabili per rendersene conto, cosa tra l’altro piuttosto evidente. Oltre al fatto che la fortuna influenza di molto la carriera di un tennista. Federer è stato molto fortunato nel periodo 2004-07 dove la competizione era obiettivamente molto bassa, così Djokovic quest’anno ha trovato una competizione non così bassa ma comunque scarsina. Negli anni 2012-14, infatti, quando almeno due degli altri Big4 erano sempre al top o quasi, non ha dominato per niente, soprattutto negli slam. E quest’anno non ha giocato così tanto meglio, è stato migliore dal punto di vista mentale, quello sì, ma sicuramente molta fiducia gli è derivata dal vedere che semplicemente nessuno riusciva a batterlo, anche quando giocava un po’ peggio. L’unico periodo in cui è stato veramente il più forte di tutti è stato il 2011, ma era chiaro che non avrebbe potuto continuare per sempre.
Nadal non ha avuto questa fortuna, ha sempre trovato gli avversari più tosti, battendoli anche nei loro momenti migliori.
Murray ancora meno, lui è veramente il più sfortunato di tutti, mai gli è capitato il privilegio di poter battere gente come Roddick & co., per un titolo slam. Sempre Federer e Djokovic, ed ha dovuto trovare il suo picco assoluto del 2012-13 per riuscire finalmente a vincere una volta.
Anche se Nole continuasse a vincere per scarsa competizione e arrivasse a 20 slam non significherebbe che è il GOAT, assolutamente. Se fosse nato negli anni 80 o 90 quanto avrebbe vinto, con la competizione che c’era e le superfici così diverse l’una dall’altra?

Siamo sempre nella sfera delle chiacchiere, l unico dato certo sono i numeri.
Per esempio roddick in cert momenti era ingiocabile, come lo è stato cilic l anno scorso: se qualcuno avesse battuto allo us open il cilic dello scorso anno, sarebbe stato un mostro, avendo visto col senno di poi cosa è stato capace di fare, infatti nessuno ci è riuscito. Ma senza questo senno di poi, si sarebbe detto di qualcuno che per ipotesi lo avesse battuto: ” ha battuto Cilic in finale, dunque uno slam che vale poco”..
Dunque, logica fa pensare, siamo sempre nel campo delle chiacchiere, al di là di considerazioni tecniche specifiche dei tipi di gioco, che comunque sono fondate.
Contano alla fine soltanto i numeri, ogni record, ogni classifica, ogni valore sportivo può essere giustificato solo dai numeri.

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TheDude 25-10-2015 16:03

Scritto da Salviati
Perdonatemi se ‘autoquoto’ un commento che ebbi modo di scrivere in una sessione notturna: ” I campioni si sono sempre visti in passato, si vedono al presente, si vedranno anche in futuro (per lo meno in un futuro non troppo distante!) E dire che Federer e’ meglio di Sampras che è meglio di McEnroe che è meglio di Lever che è meglio di Perry che è meglio di… e’ qualcosa privo di ogni fondamento. Ogni generazione si gode i propri campioni che sono figli dei propri tempi con i propri processi (economici, sociali, culturali, tecnologici, demografici etc.) che non ripetendosi mai allo stesso modo, non possono pertanto paragonarsi. Né possono parametri quantitativi (numero di tornei, settimane al vertice,numero di Grand Slam…) essere estesi attraverso epoche differenti che come detto presentano dinamiche differenti. Pertanto dire che Federer e’ meglio di McEnroe o che Tizio e’ meglio di Caio perché ha vinto più Slam o perché è stato più settimane al vertice, non è cosa sensata. Così si evince una volta per tutte che il GOAT e’ un giochino, molto divertente ma poco intelligente, che serve solo ad eccitare le masse. Bene: ora posso poco intelligentemente affermare che per me il GOAT e’ JOHN McEnroe”.

Bravo, fortunatamente c’è qualcuno che la pensa così. Il GOAT non esiste, e basta accorgersi che le varie epoche non sono paragonabili per rendersene conto, cosa tra l’altro piuttosto evidente. Oltre al fatto che la fortuna influenza di molto la carriera di un tennista. Federer è stato molto fortunato nel periodo 2004-07 dove la competizione era obiettivamente molto bassa, così Djokovic quest’anno ha trovato una competizione non così bassa ma comunque scarsina. Negli anni 2012-14, infatti, quando almeno due degli altri Big4 erano sempre al top o quasi, non ha dominato per niente, soprattutto negli slam. E quest’anno non ha giocato così tanto meglio, è stato migliore dal punto di vista mentale, quello sì, ma sicuramente molta fiducia gli è derivata dal vedere che semplicemente nessuno riusciva a batterlo, anche quando giocava un po’ peggio. L’unico periodo in cui è stato veramente il più forte di tutti è stato il 2011, ma era chiaro che non avrebbe potuto continuare per sempre.
Nadal non ha avuto questa fortuna, ha sempre trovato gli avversari più tosti, battendoli anche nei loro momenti migliori.
Murray ancora meno, lui è veramente il più sfortunato di tutti, mai gli è capitato il privilegio di poter battere gente come Roddick & co., per un titolo slam. Sempre Federer e Djokovic, ed ha dovuto trovare il suo picco assoluto del 2012-13 per riuscire finalmente a vincere una volta.

Anche se Nole continuasse a vincere per scarsa competizione e arrivasse a 20 slam non significherebbe che è il GOAT, assolutamente. Se fosse nato negli anni 80 o 90 quanto avrebbe vinto, con la competizione che c’era e le superfici così diverse l’una dall’altra?

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Salviati (Guest) 25-10-2015 15:40

@ Gabriele da Ragusa (#1478529)
Ti ringrazio: hai fatto bene a integrare

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_Carlo (Guest) 25-10-2015 15:39

Ennesima conferma che non è Nadal ad essere antipatico, ma è lo zio a renderlo tale….

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Beh (Guest) 25-10-2015 15:11

@ Andrea (#1478368)

Un pò come Federer che dal 2004 al 2007 non aveva tutti questi avversari competitivi. Solo una gran Nadal sul rosso gli impedì di conquistare almeno 2 grand slam. L’unico sfortunato tra loro mi sa che è stato proprio Nadal. Ma al di là di questo, sulla questione GOAT ognuno può credere quel che vuole. Io penso che un giocatore non si debba fare influenzare dal parere della gente e andare avanti per conquistare quanti piu titoli possibili. Alla fine tutti e tre rimarrano grandissimi campioni, con ognuno le proprie soddisfazioni e i propri record.

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Almas (Guest) 25-10-2015 12:37

Rafa sta dicendo quello che i veri sportivi e competenti del tennis dicono da tempo ed io lo appezzo tantissimo per la sincerità

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Bonalapatata (Guest) 25-10-2015 11:10

@ Matteo (#1478439)

ma sono d’accordissimo con te!!! sarà anche troppo facile ma lui è migliorato tantissimo più degli altri e i rivali non sono migliorati, sono peggiorati o sono migliorati troppo poco, il risultato è che, al momento, non ha rivali. Non sto dicendo che vince perché gli altri stanno facendo male ma un aiutino glielo stanno dando!!!.. io la vedo così!!!

8
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Gabriele da Ragusa 25-10-2015 11:10

@ Salviati (#1478440)

Volevo semplicemente quotarti ma meriti anche due righe per l’intelligenza del tuo commento. E’ cio che ho sempre scritto anche su altri siti prendendomi insulti, naturalmente dai federiani, qnd provavo ad argomentare una riflessione simile. Gia nn vale nel calcio, figuriamoci in uno sport in cui l’evoluzione dello strumento che si usa e’ fondamentale cosi cm anche la durata della stagione stessa e anche le argomentazioni sugli avversari. Lavaer nn gioco’ per 7-8 anni perche passo’ professionista…chissa qnt slam avrebbe vinto. Sampras gioco’ contro i fenomeni degli anni 80 agli ultimi sgoccioli di carriera e la micidiale generazione degli anni 90 di cui cito solo Agassi, Courier, Edberg, Ivanisevic, Becker e nn cito di proposito gli altri spagnoli cmq vincitori di slam…
Ottima osservazione

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il luminare (Guest) 25-10-2015 09:59

ha ragione e aggiungo che djoko vincerà 9 slam su 12 nei prossimi 3 anni

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Salviati (Guest) 25-10-2015 09:47

Perdonatemi se ‘autoquoto’ un commento che ebbi modo di scrivere in una sessione notturna: ” I campioni si sono sempre visti in passato, si vedono al presente, si vedranno anche in futuro (per lo meno in un futuro non troppo distante!) E dire che Federer e’ meglio di Sampras che è meglio di McEnroe che è meglio di Lever che è meglio di Perry che è meglio di… e’ qualcosa privo di ogni fondamento. Ogni generazione si gode i propri campioni che sono figli dei propri tempi con i propri processi (economici, sociali, culturali, tecnologici, demografici etc.) che non ripetendosi mai allo stesso modo, non possono pertanto paragonarsi. Né possono parametri quantitativi (numero di tornei, settimane al vertice,numero di Grand Slam…) essere estesi attraverso epoche differenti che come detto presentano dinamiche differenti. Pertanto dire che Federer e’ meglio di McEnroe o che Tizio e’ meglio di Caio perché ha vinto più Slam o perché è stato più settimane al vertice, non è cosa sensata. Così si evince una volta per tutte che il GOAT e’ un giochino, molto divertente ma poco intelligente, che serve solo ad eccitare le masse. Bene: ora posso poco intelligentemente affermare che per me il GOAT e’ JOHN McEnroe”.

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Matteo (Guest) 25-10-2015 09:46

@ Bonalapatata (#1478426)

Rifugiarsi nel “non ha rivali all’altezza” è troppo facile. Sta facendo un altro sport, punto. E’ indubbiamente il più forte.
Poi che il livello dei migliori giocatori sia calato e che la nuova generazione non è ancora pronta, va bene, siamo tutti d’accordo ma questo è un altro discorso, un altro “capitolo”.

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Bonalapatata (Guest) 25-10-2015 09:34

@ Andrea (#1478368)

mi hai tolto le parole di bocca… in questo momento è fortissimo ed è un grande lavoratore, ma non ha rivali all’altezza… In questo momento si sta avendo, secondo me, un ricambio generazionale, ma quanto tempo ci vorrà prima che i vari Coric, Zverev, Chung, Kyrgios ecc… inizino a vincere degli slam?!

3
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Andrea (Guest) 25-10-2015 08:28

La sensazione è che oltre ad essere un ottimo professionista ed in uno stato di forma pressoché costante nel tempo, Djokovic abbia avuto dalla sua il vantaggio di trovarsi di fronte Nadal e Federer nella fase calante della loro carriera, con solo un Wawrinka meno costante di lui a poterlo di tanto in tanto impensierire, in particolare sul rosso.

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mAMO (Guest) 25-10-2015 07:54

per te invece game over

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