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Resoconto da Bagnatica: Anne Schaefer, l’esperienza al potere

27/08/2015 19:47 1 commento
Anne Schaefer, 28 anni dalla Germania, ha già raggiunto la finale a Bagnatica nell'edizione 2013
Anne Schaefer, 28 anni dalla Germania, ha già raggiunto la finale a Bagnatica nell'edizione 2013

Il pubblico del Trofeo Cpz la conosce benissimo. Sui campi del Tennis Club Bagnatica arrivò a un passo dal successo nel 2013, quando si arrese all’azzurra Gioia Barbieri. Due anni più tardi Anne Schaefer è tornata per completare l’opera, da seconda teste di serie e numero 259 del ranking mondiale, e per il momento l’impresa le sta riuscendo benissimo.

Dopo due vittorie convincenti, la tedesca che adora l’Italia e da quasi quattro anni si allena a Chieti con l’italiano Paolo Galli, si è guadagnata i quarti di finale e può guardare lontano, forte di un tennis davvero difficile da scardinare. Se ne sono accorte prima la bielorussa Ilona Kremen e oggi l’azzurra di origini russe Ludmilla Samsonova, battuta 6-4 6-0. La sedicenne di base a Bordighera (Imperia) ha provato a sfondarla a suon di pallate, salendo anche di un break nel primo set, ma dopo aver mancato una palla del 5-5 ha perso il primo parziale e pure la partita, finendo per cedere gli ultimi otto giochi. Ma con la Schaefer è così: “Le avversarie sanno che per battermi devono rimanere in campo anche tre, quattro ore”, scherza la tennista di Apolda, che a livello Itf vanta la bellezza di sedici titoli, almeno uno per stagione dal 2010 in avanti, e già tre da gennaio in poi. Il record dell’italo-svizzera Romina Oprandi, recentemente salita a quota 25, è ancora lontano, ma a 28 anni non è troppo tardi per sognare il sorpasso, magari aggiungendo un altro tassello proprio a Bagnatica. “Non ho mai pensato al record, cercherò di fare il possibile, anche se ora gioco più per divertimento, perché ho deciso di dedicare tanto tempo agli studi”. Nel suo caso significa economia all’università di Hagen (nella sua Germania), un percorso intrapreso già dopo la maturità. “Trovare la voglia per studiare dopo ore e ore di allenamento non è sempre facile, ma fortunatamente ho quasi finito. Studiare mi aiuta anche a staccare un po’ dal tennis: giocando alleno la parte fisica, sui libri quella mentale”. A giudicare da quello che si vede in campo, per lei è un aspetto fondamentale. “Nel tennis di oggi la testa fa l’80 per cento e l’esperienza accumulata negli anni mi aiuta parecchio”. Il compito di provare a fermare la sua corsa passa ora nelle mani di una fra Alice Moroni e Doroteja Eric, impegnate in serata.

Nell’altro incontro già terminato, amara sconfitta per Alice Balducci, marchigiana trapiantata da oltre due anni in provincia di Bergamo. Dopo aver eliminato la prima testa di serie Natela Dzalamidze nella serata di martedì, l’allieva (e fidanzata) di Luca Rovetta ha combattuto per oltre due ore contro la 17enne slovena Tamara Zidansek, ma non è riuscita ad andare oltre il 7-5 6-3 finale. Un punteggio un po’ ingeneroso per quanto visto nel primo incontro di giornata, deciso da pochissimi punti. Li ha vinti quasi tutti l’avversaria, brava a cambiare passo dal 5-5 del primo set e dal 3-3 per secondo, mostrando un carattere tutt’altro che usuale per una ragazza di quell’età, già vincitrice di quattro titoli nel 2015. Venerdì i quarti di finale del tabellone di singolare e la finale del doppio. L’ingresso sarà gratuito per l’intera durata della manifestazione, informazioni sul sito www.itfbagnatica.it.


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1 commento

Teeennnis (Guest) 27-08-2015 19:56

Schaefer Vs Samsonova 6-4 6-0

Orribile sconfitta di Ludmilla che scioglie letteralmente dal 4-4 e regala otto games di fila sparacchiando palle in ogni parte del campo. Peccato perchè fino a quando è rimasta con la testa in campo ha fatto vedere delle cose pregevoli, poi inspiegabilmente ha spento la luce da un momento all’altro. Capisco la mancanza di fiducia, ed è pur sempre una teenager con poca esperienza, ma da una giocatrice con il suo talento mi aspetto un minimo di umiltà in più quando si affrontano avversarie come la tedesca che ha esperienza e solidità da vendere. Non ho poi nemmeno capito la scelta della Samsonova di servire solo prime palle lavorate, senza mai tentare una palla più veloce. Probabilmente scelta fatta a tavolino, che però non ha mai pagato durante tutto l’incontro.

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