La bella settimana di John a Vicenza ATP, Copertina, Generica

John Millman a 360° e la sua settimana a Vicenza.

02/06/2015 10:35 3 commenti
John Millman classe 1989, n.132 ATP
John Millman classe 1989, n.132 ATP

Un australiano alla conquista della terra rossa europea, non suona molto bene. Effettivamente come ben voi saprete, gli australiani solitamente giocano poco su terra e con scarsi risultati. Nemmeno Lleyton Hewitt negli anni d’oro riusciva ad ottenere risultati di prestigio e nemmeno a rendere incisivo il suo gioco come lo era su erba e cemento. Qui però stiamo parlando, almeno per ora, del mondo challenger, quindi il parallelo è da prendere con le molle.

John Millman, 25 enne di Brisbane, ha dimostrato di saperci giocare sul rosso europeo, nonostante non sia nemmeno lui un frequentatore assiduo del rosso. John in questa settimana vicentina, ha dimostrato però, grazie al suo gioco adattabilissimo alla terra, fatta di ottime accelerazioni con entrambi i fondamentali, condito da ottime rotazioni e una mobilità ottima, di non essere sprovveduto, anzi di poter ottenere risultati di gran prestigio anche su terra.

Se nell’incontro di primo turno, dove era sotto 46 23 e servizio Rublev, molti (se non tutti quelli che ancora non lo conoscevano) avevano pensato che Rublev fosse cotto (per le due partite del giorno precedente), adesso si ricrederanno, perché il canguro di Brisbane ha messo tutti in riga, partendo dal russo, poi Pavlasek, Cachin e infine De Bakker, dimostrando di saperci proprio fare e che quando la partita si fa dura e c’è da lottare lui è l’ultimo a cedere. Anzi vi dirò che, il tennista del Queensland, non appena si entra nella lotta ferocia, si gasa e inizia a giocare ancora meglio, accelerando, comandando e facendo sentire la sentire la sua presenza agonista sul terreno di gioco.

In finale, però, Millman ha dovuto cedere il passo e il titolo del challenger vicentino allo spagnolo Cervantes, che ha approfittato delle maratone vincenti in quarti e semifinali del tennista aussie, il quale non è stato in grado di opporre massiccia resistenza all’iberico, che sta godendo di un momento magico, il migliore della sua carriera.

Niente male per il ragazzo australiano il bilancio di questa settimana, dove ha dimostrato di poter salire di livello partita dopo partita. La trasferta europea su terra è redditizia sino ad ora, dove sconfitta al primo turno di quali  del Roland Garros a parte, John aveva ottenuto un quarto di finale al challenger di Bordeaux perdendo dal più esperto Mathieu.

Millman, dopo le due operazioni subite alla spalla destra nel 2007 e 2012, era crollato oltre la 1000esima posizione del ranking Atp. Lo scorso anno però, a suon di futures e challenger sul veloce, ha iniziato a sbaragliare la concorrenza e salire di livello e classifica, conquistando i titoli challenger di Traralgon e Yokohama, con tanto di finale e semifinale nei challenger californiani.

John Millman, è una persona come poche nel mondo del tennis, molto cordiale, disponibile con tutti, sia dentro che fuori dal campo, incarna alla perfezione il tennista moderno, pensate era diventato l’idolo della folla vicentina.

Dotato di un ottimo servizio e di due fondamentali di livello da top 50, non ha dei veri e proprio punti deboli, se non quello di non avere la “manina delicata” a rete. Sarà che a rete ci andrà poco, ma quando è andato, specie conto De Bakker, dopo due, tre volèè di assestamento, ha dimostrato di sapere fare le volèè, soprattutto quelle basse di rovescio. Ebbene sì, il rovescio è il suo colpo naturale. Somiglia a quello di Djokovic, il colpo del tennista aussie. Il suo rovescio è formidabile, con quel colpo può fare quello che vuole. Trovare angoli incredibili e inumani, un po’ come faceva Nalbandian. Il dritto, spesso lo perde in larghezza, ma sostanzialmente non sbaglia mai, solo in fase di spinta, commette qualche errore non forzato, mentre in fase di manovra è di una precisione degna di un cecchino.

Per far fede a quanto detto, oltre alla buona settimana veneta, John questo Gennaio, ha rischiato di battere, nell’ATP 250 di Brisbane (a casa sua) il grande Roger Federer. Basti pensare che era avanti 64 3-2 e servizio. Purtroppo poi, ha dovuto cedere per 6-3 al terzo set.

Adesso ultimo challenger su terra a Furth, poi erba e infine il suo amato cemento negli Stati Uniti. Se l’australiano tiene questo livello, nella stagione sul cemento outdoor, ci sarà poco da fare per la concorrenza a livello challenger. Anche se vista la classifica che sta maturando, lo vedremo sempre meno nei challenger a discapito dei tornei ATP. Dopo aver migliorato il suo best ranking di 126, registrato nel 2013, John stazionerà intorno alla 116° della classifica Atp e nel giro di pochi mesi lo rivedremo con molta probabilità in Top 100.

L’augurio è, per una persona solare, allegra e gentile con tutti, che ama la pasta e la pizza, è quello che gli infortuni lo lascino definitivamente in pace e che possa diventare un top 100 stabile (il sogno tennistico del nativo di Brisbane) e perché no qualcosa di più magari un top 50. In fondo le armi a sua disposizione possono far invidia a molti Top 100. Millman è pronto a lanciarsi nel tennis che conta e da oggi avrà una piccola fettina del popolo italiano in suo supporto.


Luigi Calvo


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3 commenti

manuel (Guest) 02-06-2015 20:54

questi australiani in pochi anni saranno i dominatori del tennis
-kyrgios
-tomic
-kokkinakis
-duckworth
-milmann ( non giovanissimo,però… )
e altri prospetti interessantissimi

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Alessandro6.9 02-06-2015 12:33

John Millman, straordinaria persona oltreché tennista di una simpatia e un’umiltà unica. Vedere le sue pagine e il suo sito per capire quanto davvero lo sia.
Un signore anche sul campo da tennis, come comportamento un giocatore di altri tempi.
Tutto quello che raggiungerà sarà totalmente meritato.
Grande John

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Mauro64 (Guest) 02-06-2015 10:52

Gli australiani grandi giocatori sulle superfici veloci e soprattutto l’erba, specialmente nei periodi anni 70-80 & 90, con la maggior parte di loro che esprimeva un tennis alla serve and volley, che io adoravo molto, ma avevano anche un tennista di nome Richard Fromberg, adatto e valido sulla terra battuta.

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