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Lemon Bowl: Scattati i Main Draw

02/01/2015 19:07 Nessun commento
Giorgio Tabacco, Circolo Tennis e Vela di Messina, testa di serie n.1 dell’under 12 - (foto Mosquitos)
Giorgio Tabacco, Circolo Tennis e Vela di Messina, testa di serie n.1 dell’under 12 - (foto Mosquitos)

I main draw del Lemon Bowl 2015 hanno preso il via quest’oggi con i match di primo turno. Intensità, spettacolo, tecnica sopraffina, grinta da vendere: questi gli ingredienti della prima, bellissima, giornata del torneo romano.

Paoletti, che brivido. Partenza lanciata per i favoriti della trentunesima edizione. Matilde Paoletti (TC Perugia) ha superato all’esordio in rimonta (3-6 7-6 6-0) la britannica Natalya Ogunwale. La giovane umbra, classe 2003 e testa di serie numero 2 del torneo under 12, potrà dunque inseguire la storica quinta vittoria nella manifestazione. Avanza agli ottavi di finale anche il siciliano Giorgio Tabacco (Circolo Tennis e Vela di Messina), favorito numero 1 del tabellone maschile, che ha battuto il pur bravo Riccardo Rotilio. Nell’under 14 femminile avanza Linda Alessi (Tennis Training), mentre nel maschile superano l’esordio i primi due favoriti Samuel Vincent Ruggeri (TC Bagnatica) e Marco Matteoli (Villa Pamphili).

Classe 2004 sugli scudi. Protagonisti attesi ma anche sorprendenti. A regnare è la classe 2004 di Nicolò Tresoldi, Daniele Minighini e Niccolò Ciavarella. I tre giovanissimi, alla prima apparizione tra gli under 12, hanno raggiunto gli ottavi di finale dopo aver lottato con successo nei tabelloni di qualificazione. Non è riuscito nella medesima impresa Giammarco Gandolfi, figlio dell’oro olimpico nella pallanuoto Ferdinando, che dopo 12 incontri tra «pre-quali» e «quali», è stato sconfitto dal britannico Pinnington per 6-4 al terzo set. “Ho provato a portare i miei tre figli in piscina – ha spiegato Gandolfi – ma hanno tutti preferito il tennis. Per Giammarco questo è il terzo Lemon Bowl e in particolare quest’anno l’esperienza è stata molto positiva. Cosa cerco di trasmettere ai miei figli? Il mio passato di sportivo mi permette di riuscire a dare il giusto peso alle cose, alle vittorie come alle sconfitte, nonostante io comprenda benissimo che affrontare uno sport come il tennis sia tutto molto più complicato, perché è difficile essere da soli in campo a gestire le emozioni”.

Lemon Bowl Internazionale. Aria di grande cultura sportiva al New Penta 2000, sede centrale del torneo. Trentacinque gli stranieri che si sono presentati al via del torneo, tra cui il talento proveniente dal libano Fadi Bidan. Classe 2006, mancino, ha messo in mostra un tennis tecnicamente impeccabile e una manualità invidiabile. “Fadi ha iniziato a giocare all’età di 2 anni – ha spiegato il padre coach Peter Bidan –. Ancora non era in grado di parlare ma giocava a tennis. Ci siamo spostati dalla Siria verso il Libano e ora viviamo lì”.

In campo alle 9. Domani si riparte col programma che scatta alle ore 9, con i match degli ottavi di finale.


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