Si parla del transalppino Copertina, Generica

Riprovaci ancora Gilles

13/10/2014 08:40 15 commenti
Gilles Simon classe 1984, n.18 del mondo
Gilles Simon classe 1984, n.18 del mondo

Ottobre 2008, Master Series (ai tempi si chiamava ancora così) di Madrid, cemento indoor. Iniziava a calcare con costanza e a farsi conoscere un giovane francese di Nizza, (che quell’anno aveva vinto il suo primo titolo Atp a Casablanca e poi bissato con quello di Bucharest) con un fisico mingherlino, che all’impatto ti faceva pensare come il giovane nizzardo riuscisse a  competere con i super fisicati del mondo Atp.

Ma ritornando al torneo, Gillou, come lo chiamano i suoi fan, arrivava dopo due eliminazioni a sorpresa al primo turno nei tornei di Metz e Vienna. Allora n.16 del mondo, Simon sfidava al primo turno di Madrid, Igor Andreev (n.20 Atp) sconfiggendolo per 76 al terzo. Le maratone e vittorie incredibili di Gilles in quel torneo non finiscono mica qui, il transalpino infatti mise in fila tutti i suoi avversari al terzo set dopo delle lotte epiche, rispettivamente Blake 64 al terzo, Ginepri 76 al terzo, Karlovic 76 al terzo. La semifinale con l’idolo di casa Rafael Nadal, secondo il mio modesto parere è da annoverare come una delle più belle partite mai viste. Simon partiva stra sfavorito, non solo perché il maiorchino era n.1 del mondo e con tutto il tifo tutto per lui, ma il francese sino a quel momento in quattro partite disputate era stato in campo per ben 8 ore complessive. La semifinale fu qualcosa di incredibile ed emozionante, con scambi infiniti e accelerazioni vincenti di Simon che lo portarono alla vittoria più importante della sua carriera (dopo 3 ore e mezza e annullando match point) e al raggiungimento della prima finale in un Master Series, culminando una stagione perfetta che lo vedeva partire al n.30 del mondo e adesso a ridosso dei magnifici top 10. Torneo che lo vide poi sconfitto, anche in maniera comprensibile dopo le maratone dei giorni precedenti, da un nuovo campione che si affacciava ai piani alti del tennis, ovvero Andy Murray.

Ottobre 2014, sono passati 6 anni dal risultato più prestigioso ottenuto dal transalpino. In questi sei lunghi anni, Simon si è preso altre innumerevoli soddisfazioni, arrivando a toccare nel Gennaio 2009 il suo best ranking di n.6 del mondo. Poi ancora tante vittorie, su tutte nell’Atp 500 di Amburgo, ma pure tante sconfitte e annate da dimenticare, complici infortuni e una condizione fisica non perfetta, senza la quale Gilles non può far fruttare il suo gioco fatto di corsa (tanta) e geometrie che forse nessuno o quasi sa attuare. Il mese di Ottobre insomma sorride al francese, infatti quest’oggi, il quasi 30 enne di Nizza ha disputato la finale del Master 1000 di Shangai, tornando appunto in finale di un appuntamento così importante dopo l’ultima di Madrid.

Purtroppo, il risultato è stato uguale, con la sconfitta in finale su Roger Federer con un duplice 76. Simon che potrebbe pure recriminare e non poco, in quanto nel primo set non ha sfruttato un vantaggio di 5-3 e si è fatto brekkare quando serviva per il set sul 5-4. Nel secondo set invece sul 6-5 in suo favore, con lo svizzero alla battuta, mancava due set point che avrebbero potuto forzare al terzo il match e con un esito, magari differente.

C’è da dire però che il tennista di Nizza ha in parte pagato le fatiche dei giorni precedenti, dopo le partite lottate e vinte al terzo set con Garcia-Lopez, Wawrinka e Berdych, ma comunque resta per lui un torneo da ricordare e da cui ripartire anche in vista della finale Davis proprio contro la Svizzera di Federer e di un appuntamento a lui caro quale Parigi Bercy.

Ma lasciando da parte i numeri e le statistiche, parlando di Simon, spesso e volentieri si giudica in modo errato il tennis del francese. Se lo si sa apprezzare è un tennis “spettacolarmente concreto”, ovvero egli è da giudicare come un regolarista da fondo campo, che non solo sa difendersi in maniera egregia, ma sa pressare e mettere pressione da fondo, facendo correre a destra e sinistra i malcapitati avversari e non appena arriva la palla giusta fa partire delle accelerazioni, indistintamente sia di rovescio sia di dritto, sia lungolinea che incrociate, veramente sublimi, che possono lasciar fermo pure i vari Djokovic, Nadal e Murray (tra i migliori difensori nel circuito). Il transalpino in campo non sa solo accelerare e difendersi “alla meno peggio” come si potrebbe pensare, ma sa difendersi in maniera egregia uscendone fuori da situazioni disperate grazie ai suoi passanti o trasformando situazioni di difesa estrema in contrattacchi micidiali. Lui, inoltre, usa la testa e riesce a ragionare in campo come pochi. Gilles sa disegnare il campo come un architetto fa col suo progetto, con estrema precisione e mettendo la palla dove vuole e quando vuole, senza nemmeno tirare forte, ma appoggiandosi spesso e volentieri alle bordate altrui.

Il rovescio, che è il colpo migliore e naturale del francese, secondo il mio modesto parere, è tra i migliori nel circuito, perché sa giocarlo in maniera eccellente (fatta eccezione per il back) in tutti i modi e a velocità differenti anche nell’arco di uno scambio.

Su tutti però, il “colpo” di Gilles è il passante. Indistintamente di rovescio che di dritto, questa settimana la “formichina” Simon ci ha deliziati con passanti fenomenali, soprattutto nella semifinale contro Lopez, dove non si è fatto sorprendere dai serve and volley e dagli attacchi a rete in contropiede dell’iberico che venivano quasi sempre passati dal cecchino francese. Anche nella finale odierna con Federer, che però ha saputo giocare meglio la “carta” dell’attacco a rete, sollecitando meno possibile il passante di Simon, che è stato costretto a giocarli solamente in situazioni difficili, anche se il punto del 40-0 sull’1-0 Simon primo set e nel tie break della prima frazione, abbiamo assistito a passanti pregevoli, di quello che io chiamerei, se mi lasciate passare il termine, il “passatore” del circuito.

Adesso per Gillou, come accennato prima, rimangono gli ultimi tornei dell’anno, che per lui sono per via della superficie e delle condizioni di gioco, congeniali per il suo gioco. Ma su tutte vi sarà la finale di Coppa Davis, che nonostante si giochi su terra battuta, il capitano francese Arnaud Clèment, dopo tale biglietto da visita consegnato dal nizzardo in questa settimana cinese, non potrà esimersi dal non schierarlo in campo in vista di match lunghi e faticosi, se soprattutto la condizione dell’ex n.6 del mondo tra un mese circa sarà ancora questa.


Luigi Calvo

15 commenti. Lasciane uno!

verygabry 13-10-2014 20:07

Bell’articolo su un gran giocatore che merita veramente tanto… forza Gillou!!

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Mane’ (Guest) 13-10-2014 18:29

Scritto da RODITI
@ Mane’ (#1189355)
con Fognini lo cambierei tutta la vita…..
e’ il degno erede di Escude’…..
noi al massimo alziamo il dito medio……

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RODITI (Guest) 13-10-2014 17:35

@ Mane’ (#1189355)

con Fognini lo cambierei tutta la vita…..
e’ il degno erede di Escude’…..
noi al massimo alziamo il dito medio……

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Mane’ (Guest) 13-10-2014 16:41

@ dave (#1189319)

I fenomeni sono altri..sono d’accordo

Scritto da dave
@ Mane’ (#1189194)
parlavo di vittorie!ripeto un po pochino solo un tiolo 500 se a te sembra tanta roba allora non sto neanche a discuetre..guardati un po con chi ha perso in cariera Simon..non stiamo a dire che è un fenomeno ora per favore..a fare a cambio con qualche italiano??? direi tutta la vita si

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Tomasz (Guest) 13-10-2014 16:09

Bell’articolo.
Sono un grandissimo fan di Simon e avrei sperato ottenesse maggiori risultati in carriera.

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dave (Guest) 13-10-2014 15:47

@ Mane’ (#1189194)

parlavo di vittorie!ripeto un po pochino solo un tiolo 500 se a te sembra tanta roba allora non sto neanche a discuetre..guardati un po con chi ha perso in cariera Simon..non stiamo a dire che è un fenomeno ora per favore..a fare a cambio con qualche italiano??? direi tutta la vita si 😆

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Antonio (Guest) 13-10-2014 15:03

Articolo fantastico.
Io lo adoro il francesino.

9
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manuel (Guest) 13-10-2014 13:47

bravo gilles,ma nei momenti chiave federer nn ha sbagliato niente

8
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Mats (Guest) 13-10-2014 13:11

Bravo Simon.
Esempio di serietà e correttezza.
Riprovaci ancora Gilles!!!

7
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Mane’ (Guest) 13-10-2014 12:59

@ dave (#1189146)

Opinabile come tesi.cmq se fare 2 finali in master 1000 e vincere un 500 è roba per tutti allora d’accordo con te.senza considerare che dal 2007 ad oggi non è cmq mai uscito dai 40.io personalmente un italiano che ottenesse i suoi “mediocri” risultati lo vorrei eccome..

6
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pastaldente 13-10-2014 12:11

Simon ha sprecato tanto, specialmente nel primo set dove era avanti 5-4 col servizio.. anche nel secondo set il suo set point ce l’ha avuto (anche se li non ha potuto fare niente)… comunque spero che non sia un fuoco di paglia e che continui cos’ come negli ultimi mesi! io ero uno dei pochi che l’aveva pronosticato in finale, dopo che aveva vinto contro wawrinka.
impressiona il fatto che sia un tipo assolutamente normale, fisico normale, e gioco apparentemente normale, anche se il suo tocco speciale ce l’ha eccome.

5
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dave (Guest) 13-10-2014 11:49

simon puo perdere davvero da tutti i top 100..il suo tipo di gioco nn devastante ma continuo va bene per fare piazzamenti ma grossi risultati se li puo scordare..stima immensa cmq al francese

4
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Haas78 (Guest) 13-10-2014 11:44

@ paoli (#1189088)

In realtà almeno nel I set non ha chiuso il francese sul 5 a 4, con alcuni errori gratuiti davvero rivedibili, andando almeno al III chissà come sarebbe evoluta la partita

3
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Mane’ (Guest) 13-10-2014 11:27

Complimenti all’autore..ero a Madrid nell’occasione citata e ricordo bene i match con Andreev e Karlovic che mi fecero stroppicciare gli occhi davanti a quel francese dal fisico “normale” che, soprattutto col rovescio bimane, disegnava angoli e trattorie fantastiche..bentornato Gillou

2
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paoli (Guest) 13-10-2014 09:42

Magari in quei frangenti ha giocato bene federer e quindi ha poco da recriminare Simon..

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