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Thanasi Kokkinakis salta la stagione sull’erba per diplomarsi

06/06/2014 15:19 25 commenti
Thanasi Kokkinakis classe 1996, n.323 ATP
Thanasi Kokkinakis classe 1996, n.323 ATP

Thanasi Kokkinakis ha annunciato su Twitter che salterà l’intera stagione sull’erba per poter concludere il corso di studi di scuola superiore.

Kokkinakis, classe 1996, ha dichiarato: “Ho deciso di saltare la stagione sull’erba per tornare a casa e finire il mio ultimo anno di studio“.


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Denis (Guest) 07-06-2014 13:43

Ma di Quinzi si sa qualcosa in ottica quali di Wimbledon?perché non mi sembra che il ragazzo si sia mai espresso in un senso o nell’altro.quindi,va o non va?redazione,voi ne sapete qualcosa?

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Magazine 07-06-2014 00:03

ci mancherebbe la voglia di diplomarsi e ben venga che vogliano farlo tutti questi giovani ma una domanda mi viene spontanea diciamo quest’anno almeno in italia non so all’estero toccherebbe ai 95. tenendo conto che piu’ o meno a 5 o 6 anni questi gia’ giocavano perche’ fare la cosidetta “primina” e iniziare un anno prima?

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Dolgo#1 (Guest) 06-06-2014 20:12

Scritto da Radames

Scritto da Buon RobLeggere che “bisogna giocare a tennis, non studiare!!” è qualcosa che mi lascia assolutamente esterrefatto.Anche perché la realtà è esattamente al contrario: per giocare a tennis c’è sempre tempo, ma studiare è MOLTO più importante.

straquoto buon Rob (come quasi sempre, quando non esagera nello scagliarsi contro gli altri utenti):oggi ero a pranzo con un calciatore lombardo che fa la serie D, dopo varie stagioni passate tra B (poca) e Legapro (moltissima). Da ragazzo era nazionale under16 e under19, e uno fra i suoi compagni di allenamento di quand’era ragazzo adesso è in Brasile con Prandelli. Lui ha puntato tutte le sue carte sul calcio, ha sacrificato gli studi, ha fatto la gavetta e adesso si ritrova vicino ai 30 anni che non lo chiamano più per giocare tra i pro, e non ha uno straccio di diploma. La maturità va presa, ragazzi. Direi anche la laurea, ma purtroppo il sistema italiano rende difficile il successo contemporaneo negli studi e nello sport.

alludi a Parolo quando ti riferisci al compagno di allenamenti, ora in nazionale??

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Shuzo (Guest) 06-06-2014 20:09

Scelta molto saggia. Finire la scuola è fondamentale, ne va del proprio futuro. La carriera del tennista è incertissima e nella migliore delle ipotesi finisce poco dopo i 30 anni. Poi che fai?
Magari tutti i ragazzi ragionassero così!!!

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Koko (Guest) 06-06-2014 19:53

Scritto da Ghiro
Quinzi non sarà ancora il più forte, però è il più commentato ed il più trendy!!!
Pare che Kokkinakis e Kirgios in onore al loro idolo abbiano chiesto una Wc a Porto Recanati e che tanta sia la voglia di imitarlo che giocheranno challenger italiani tutta l’estate per poter giocare un match con Volandri, il match dell’amicizia generazionale.
A volte mi chiedo come sarebbe stata la storia del tennis se Becuzzi non avesse aspettato di prendere la settima laurea prima di diventare professionista.

La cosa che mi intristisce è che se gli Australiani oggi giocano con Volandri non vengono stoppati ma lo battono! Quinzi a suo tempo invece fu stoppato con ogni mezzo marpione e perse tempo e punti.

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Koko (Guest) 06-06-2014 19:44

Dipende come sempre dalla persona e dalle sue capacità e nulla e per principio precluso.Persino nel calcio che vede laureati come Stendardo,Nagatomo,Chiellini etc. Pochi ma ci sono. Magari nel tennis solo Nadal ha sfiorato la laurea Honoris Causa 😎 Inoltre non è che se un tennista si laurea un pò più tardi a 33 anni cade il mondo! Direi che per il semplice diploma un rapido esame in una settimana libera è molto possibile e non vedo la necessità di far salti mortali.

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Ghiro (Guest) 06-06-2014 19:41

Quinzi non sarà ancora il più forte, però è il più commentato ed il più trendy!!!
Pare che Kokkinakis e Kirgios in onore al loro idolo abbiano chiesto una Wc a Porto Recanati e che tanta sia la voglia di imitarlo che giocheranno challenger italiani tutta l’estate per poter giocare un match con Volandri, il match dell’amicizia generazionale.
A volte mi chiedo come sarebbe stata la storia del tennis se Becuzzi non avesse aspettato di prendere la settima laurea prima di diventare professionista.

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Beltennis (Guest) 06-06-2014 19:40

Ma Donati la maturità’ l ‘ ha già fatta l’ anno scorso visto che in questo periodo sta giocando tutti i tornei ?

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Lucabigon 06-06-2014 18:59

Scritto da mirko.delm

Scritto da Lucabigon

Scritto da mirko.delm
Ecco un altro….Ma è così difficile oggi imporsi nel tennis,tanto da pianificare un piano b,come ottenere un diploma,tanto per mettersi al riparo? Chissà che ne pensa un Edberg,delle scelte dei giovani tennisti di oggi,lui che a 16 anni non esitò a rinunciare a diplomarsi entro i 18 anni,dicendo che per la scuola c’è sempre tempo,mentre il tennis non aspetta.Erano proprio altri tempi.

Erano altri tempi perchè negli anni ’80 i 18enni forti erano già dei professionisti ad altissimi livelli. Adesso se sei n°350 ATP e perdi un mese per diplomarti che ci fa? Ah, e tutti quelli che hanno tanto criticato Quinzi dove sono?

lucabigon,però in tal modo,ti chiedo,è possibile replicare una carriera alla Federer,che ha vinto il primo Slam a 22 anni? Io penso che si parta con l’handicap comunque.Poi fate spesso l’esempio di Isner,ma non mi risulta che finora abbia vinto tornei del Grande Slam,o sbaglio? Mi chiedevo solo,se,eventualmente sia possibile conciliare gli studi,e una carriera ai massimi livelli,quelli raggiunti anche da Nadal e Djokovic,tanto per intenderci.Secondo me,non è proprio possibile fare bene entrambe le cose,tennis e studio.

Non penso che debba studiare chissà quanto per prendere il diploma e lo dimostra il fatto che finora ha fatto attività da pro full time. Fermarsi un mese dal giocare tornei non credo proprio che crei alcun danno. Questi giocatori top che hai citato a 18 anni erano già dei fenomeni (Djokovic era top100, Nadal non ne parliamo proprio e Federer…beh Federer ne nasce uno solo). Al giorno d’oggi si arriva molto più tardi al grande tennis e il mese prossimo i due giovani riprenderanno l’attività come niente fosse. Non vedo il problema.
Se ti riferisci all’università, beh è ovvio che chi è già molto forte da giovane difficilmente decide di fermarsi 4 anni per andare all’università ma punta sulla carriera da subito. Ma chi è bravo e si allena bene giocando a buon livello nel college può comunque aspirare ad una buona carriera. Contini non credo sia Federer nè aspiri a vincere prove dello Slam, ciò non toglie che potrà comunque fare una carriera da pro.

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Mariuz (Guest) 06-06-2014 18:43

Quante volte è stato criticato Quinzi per il suo scarso italiano … adesso che vuole mettersi in pari (mi pare sia anche migliorato da quando bazzica più l’Italia e meno l’Argentina), gli stessi gli contestano il fatto che per la maturità salterà le quali a Wimbledon e altri tornei … un po’ di coerenza!
Per me una scelta sacrosanta quella di Quinzi e Kokki .. tanto poi finiti sti esami i libri gli possono bruciare :mrgreen:

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mirko.delm (Guest) 06-06-2014 18:34

Scritto da Lucabigon

Scritto da mirko.delm
Ecco un altro….Ma è così difficile oggi imporsi nel tennis,tanto da pianificare un piano b,come ottenere un diploma,tanto per mettersi al riparo? Chissà che ne pensa un Edberg,delle scelte dei giovani tennisti di oggi,lui che a 16 anni non esitò a rinunciare a diplomarsi entro i 18 anni,dicendo che per la scuola c’è sempre tempo,mentre il tennis non aspetta.Erano proprio altri tempi.

Erano altri tempi perchè negli anni ’80 i 18enni forti erano già dei professionisti ad altissimi livelli. Adesso se sei n°350 ATP e perdi un mese per diplomarti che ci fa? Ah, e tutti quelli che hanno tanto criticato Quinzi dove sono?

lucabigon,però in tal modo,ti chiedo,è possibile replicare una carriera alla Federer,che ha vinto il primo Slam a 22 anni? Io penso che si parta con l’handicap comunque.Poi fate spesso l’esempio di Isner,ma non mi risulta che finora abbia vinto tornei del Grande Slam,o sbaglio? Mi chiedevo solo,se,eventualmente sia possibile conciliare gli studi,e una carriera ai massimi livelli,quelli raggiunti anche da Nadal e Djokovic,tanto per intenderci.Secondo me,non è proprio possibile fare bene entrambe le cose,tennis e studio.

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Dropshot 06-06-2014 18:22

Scritto da Kriss69forever

Scritto da Buon Rob
Leggere che “bisogna giocare a tennis, non studiare!!” è qualcosa che mi lascia assolutamente esterrefatto.
Anche perché la realtà è esattamente al contrario: per giocare a tennis c’è sempre tempo, ma studiare è MOLTO più importante.

D’accordo 100,000 volte. Il mondo è strapieno di giovani tennisti falliti senza niente in mano, che non riprenderanno mai a studiare.

Quotissimo. Giustissime le scelte di Quinzi e Kokki. Casomai mi stupisco di quanto pochi siamo a pensarla così.

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titamocari 06-06-2014 18:20

Mi chiedo, e non voglio essere polemico ma concreto. La vita di un giovane tennista immagino sia durissima da un punto di vista fisico, ma quante ore si allenano al giorno??? Non credo 8 ore!!! uno si allena fa il torneo e poi va a casa a studiare. Solo io sono lo struzzo che lavora e poi torno a casa e lavoro ancora? E poi… questo tipo di disciplina credo farebbe bene anche al loro tennis!!!

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gigigno 06-06-2014 17:57

è davvero penoso sentire gente, molto probabilmente adulta, pensare che 3 tornei sull’erba siano più importanti dello studio.kokkinakis diventerà un giocatore migliore di tanti altri anche per questo, perchè quantomeno avrà un barlume di cultura..cosa che distingue l’uomo…che sembrano abitare questo sito

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l Occhio di Sauron 06-06-2014 17:50

Pessima scelta:

oggigiorno la cultura è importante, i titoli non valgono più nulla.
E’ importante aver studiato e avere un proprio bagaglio culturale: non è assolutamente importante avere un pezzo di carta che dice che l’hai fatto.

Era meglio se ti facevi la stagione sull’erba e il diploma se ti interessava averlo te lo pigliavi a tempo perso o a carriera finita.

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Radames 06-06-2014 17:15

Scritto da Buon Rob
Leggere che “bisogna giocare a tennis, non studiare!!” è qualcosa che mi lascia assolutamente esterrefatto.
Anche perché la realtà è esattamente al contrario: per giocare a tennis c’è sempre tempo, ma studiare è MOLTO più importante.

straquoto buon Rob (come quasi sempre, quando non esagera nello scagliarsi contro gli altri utenti):oggi ero a pranzo con un calciatore lombardo che fa la serie D, dopo varie stagioni passate tra B (poca) e Legapro (moltissima). Da ragazzo era nazionale under16 e under19, e uno fra i suoi compagni di allenamento di quand’era ragazzo adesso è in Brasile con Prandelli. Lui ha puntato tutte le sue carte sul calcio, ha sacrificato gli studi, ha fatto la gavetta e adesso si ritrova vicino ai 30 anni che non lo chiamano più per giocare tra i pro, e non ha uno straccio di diploma. La maturità va presa, ragazzi. Direi anche la laurea, ma purtroppo il sistema italiano rende difficile il successo contemporaneo negli studi e nello sport.

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Kriss69forever 06-06-2014 16:49

Scritto da Buon Rob
Leggere che “bisogna giocare a tennis, non studiare!!” è qualcosa che mi lascia assolutamente esterrefatto.
Anche perché la realtà è esattamente al contrario: per giocare a tennis c’è sempre tempo, ma studiare è MOLTO più importante.

D’accordo 100,000 volte. Il mondo è strapieno di giovani tennisti falliti senza niente in mano, che non riprenderanno mai a studiare.

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Lucabigon 06-06-2014 16:46

Scritto da mirko.delm
Ecco un altro….Ma è così difficile oggi imporsi nel tennis,tanto da pianificare un piano b,come ottenere un diploma,tanto per mettersi al riparo? Chissà che ne pensa un Edberg,delle scelte dei giovani tennisti di oggi,lui che a 16 anni non esitò a rinunciare a diplomarsi entro i 18 anni,dicendo che per la scuola c’è sempre tempo,mentre il tennis non aspetta.Erano proprio altri tempi.

Erano altri tempi perchè negli anni ’80 i 18enni forti erano già dei professionisti ad altissimi livelli. Adesso se sei n°350 ATP e perdi un mese per diplomarti che ci fa? Ah, e tutti quelli che hanno tanto criticato Quinzi dove sono?

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mirko.delm (Guest) 06-06-2014 16:41

Scritto da Buon Rob
Leggere che “bisogna giocare a tennis, non studiare!!” è qualcosa che mi lascia assolutamente esterrefatto.
Anche perché la realtà è esattamente al contrario: per giocare a tennis c’è sempre tempo, ma studiare è MOLTO più importante.

Ma cosa stai dicendo? La carriera di un tennista mica dura fino a 40 anni,ma di solito termina decisamente prima.Quindi è un genio quel giovane che ha ambizioni da tennista,ma vuole continuare gli studi,magari fino all’università,e così facendo,inizia praticamente da zero o quasi,la carriera a 22-23 anni,per poi terminarla se non a 30 anni,poco più in là?

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Buon Rob (Guest) 06-06-2014 16:24

Leggere che “bisogna giocare a tennis, non studiare!!” è qualcosa che mi lascia assolutamente esterrefatto.
Anche perché la realtà è esattamente al contrario: per giocare a tennis c’è sempre tempo, ma studiare è MOLTO più importante.

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Guido (Guest) 06-06-2014 15:52

A parte che non è proprio vero che per la scuola c’è sempre tempo…ma poi è cosi grave a 18 anni perdere qualche settimana di tennis? l’anno scorso è stato fermo parecchi mesi per infortunio e da quando è rientrato ha subito superato Quinzi in classifica.

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butchwalts (Guest) 06-06-2014 15:43

si preparerà alla maturità insieme a GQ 🙂

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StaraceN1 06-06-2014 15:32

…vabbe che la stagione sull’erba dura pochissimo ma pensasse al tennis che per studiare ha tempo dopo i 35 anni 😉

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mirko.delm (Guest) 06-06-2014 15:31

Ecco un altro….Ma è così difficile oggi imporsi nel tennis,tanto da pianificare un piano b,come ottenere un diploma,tanto per mettersi al riparo? Chissà che ne pensa un Edberg,delle scelte dei giovani tennisti di oggi,lui che a 16 anni non esitò a rinunciare a diplomarsi entro i 18 anni,dicendo che per la scuola c’è sempre tempo,mentre il tennis non aspetta.Erano proprio altri tempi.

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pallettaro (Guest) 06-06-2014 15:27

e fa bene

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