Hawk eye-Il tennis a 360 gradi (Spotlight su Martin Fischer-Intervista ad Anna Danilina)

10/03/2014 07:54 1 commento
Anna Danilina classe 1995, n.508 wta
Anna Danilina classe 1995, n.508 wta

Il sintetico di Kyoto premia Martin Fischer. L’austriaco giunge al successo da outsider, dopo un inizio di stagione blando, con risultati non trascendentali. In terra nipponica Fischer trova le condizioni ideali per esprimersi al meglio, così da agguantare il secondo trionfo in carriera, dopo il primo sulla terra di Oberstaufen, risalente al 2010. Fischer batte in finale Tatsuma Ito, apparso in ripresa dopo un avvio di 2014 poco soddisfacente.
In generale il torneo ha rispettato i valori del seeding, con 7 delle 8 teste di serie ai quarti, con la sola perdita di Sugita al primo turno. Dai quarti in poi ci si attendevano buone prove di Go Soeda, dello stesso Ito, di Chiudinelli, molto a suo agio con la superficie, ricordando la finale dello scorso anno.

Ricardas Berankis nel lungo viaggio di trasferimento dall’Europa, dove fino a due sabati fa combatteva per l’ingresso in finale, nonostante una programmazione degli organizzatori che lo portava ad esordire al mercoledì, paga ai quarti lo smaltimento del fuso orario. Gli è fatale la terza partita complicata del suo torneo. Chiudinelli vince lo scontro diretto in una match duro e dispendioso.
Nelle semifinali, già sulla carta incerte, i valori del seeding vengono capovolti. Ito batte Soeda con due tie break, mentre al terzo set Chiudinelli si scioglie contro Fischer.
Delusione per Gianluigi Quinzi, che reduce da un’influenza e comunque in difficoltà su una superficie dove erano necessarie armi quali un servizio veloce e slice, oltre colpi di finalizzazione, perde nettamente contro Richard Becker nella prima giornata del torneo.

CHALLENGER KYOTO – Indoor – $40.000H – SEMIFINALI E FINALE
(3)Ito b Soeda(1) 7-6 7-6
(8)Fischer b Chiudinelli(6) 6-4 1-6 6-1
(8)Fischer b Ito(3) 3-6 7-5 6-4



Spotlight:
Martin Fischer (Dornbirn, 21 luglio 1986)

Così come accaduto la scorsa settimana con Estrella, questa settimana ci occupiamo di un tennista non molto giovane ma in un ottimo stato di forma. Sicuramente molti appassionati di questo sport conosceranno da tempo il nome di Martin Fischer, austriaco di Dornbirn e da tempo posizionato tra la 300 e la 150 posizione del ranking mondiale. Martin ha iniziato a giocare a tennis fin da subito grazie al padre all’età di 3 anni ma, tenendo male la racchetta, decise di palleggiare con le racchette da ping pong nel suo garage. Poi, spostandosi a Black Mountain è arrivato il primo vero impatto con il tennis. La carriera junior di Martin è stata molto florida (best ranking al numero 55), grazie anche all’aiuto di un altro tennista, Philipp Oswald con cui ha disputato diversi tornei di doppio, arrivando alla vittoria negli European Junior Championships che concluderà la carriera junior dei due. Dopo un paio d’anni d’ambientamento nel circuito professionistico l’austriaco è riuscito a entrare nei top 300 ma, il passaggio da qui ai top 100 non è stato semplice. Dopo 3 anni, in cui Martin rimane sempre a ridosso o dentro i top 200, arriva il momento più importante della carriera nel 2010 quando ottiene la vittoria decisiva in Coppa Davis contro l’israeliano Harel Levy e la finale nel challenger italiano di Palermo (sconfitto dall’ungherese Balasz) raggiungendo il best ranking al numero 117. Qui però Martin comincia a sentirsi veramente importante a livello nazionale e non riesce ad esprimersi come prima, non riuscendo a sostenere le attenzioni del pubblico. Il 2011 e il 2012 sono anni difficili in cui Martin prova il passaggio agli Atp ma non ottiene grossi risultati e nei challenger fatica a trovare vittorie. Nel 2013 invece, decide di cominciare la stagione dai futures per acquistare fiducia. Scelta azzeccata per il tennista allenato da Joachim Kretz, che acquistando fiducia è tornato a raggiungere una finale challenger (Portoroz) e diversi buoni risultati in tornei challenger e Atp. Nel 2014 arriva il secondo acuto a livello challenger dopo la vittoria a Oberstaufen nel 2010 che lo porta nei top 150 del ranking mondiale. Se la vittoria di questa settimana può sembrare una sorpresa, in parte non lo è. Martin, già nel 2012 affermava di non aver paura dell’avanzamento dell’età in quanto soprattutto per quanto riguarda il circuito maschile si arriva in alto nel ranking anche all’età di 30 anni di conseguenza un exploit come questo a 27 anni era previsto dall’austriaco che sembra finalmente essere maturato e pronto per superare il best ranking raggiunto nel 2010 ed entrare nei tanto agognati top 100.



Breve intervista ad Anna Danilina, tennista kazaka classe 1995, ben in mostra due anni fa: Anna raggiunse infatti un best ranking di numero 3 al mondo nella classifica junior, ottenendo diversi risultati di spicco, e ottenendo buoni risultati anche a livello ITF. Anna ci racconta cos’è successo in questi due anni e un po’ di lei, spaziando dai suoi gusti ai suoi obiettivi per questa nuova stagione.

Ciao Anna, iniziamo con un ‘classico’! Quando hai iniziato a giocare a tennis? E come è successo?
“Ho iniziato quando avevo 7 anni. Mio padre era veramente interessato agli sport, soprattutto al tennis, così insistè affinchè lo provassi, e mi è subito piaciuto”.

Quando hai capito di poter essere competitiva a livello mondiale?
“Non penso ci sia stato un momento specifico, quanto piuttosto, iniziando ad allenarmi sempre di più ed a giocare sempre più tornei, le vittorie hanno iniziato a venire, e così ho iniziato a giocare tornei di grado via via superiore. E’ stata una cosa graduale”.

Come descriveresti il tuo stile? Aggressivo? Difensivo?
“Non sono una giocatrice che gioca solo in maniera aggressiva o difensiva. Ogni volta che ne ho l’occasione, mi piace cambiare ritmo e ‘mixare’ il mio gioco”.

Quali sono i tuoi colpi migliori? Ed in cosa pensi di dover migliorare?
“Sono dell’idea che ogni giocatore debba sempre migliorare i propri colpi, ed io non sono un’eccezione”.

Sei stata numero 3 in classifica junior. Quanto importante è, secondo te, giocare in questa categoria?
“Penso sia molto importante, in quanto hai l’occasione di giocare diversi tornei con diverse giocatrici, e ciò ti dà un’esperienza che è essenziale per la tua carrier”a.

Come valuteresti il tuo 2013? Ti aspettavi di meglio?
“Purtroppo, non è stato un anno facile per me. Ho avuto vari infortuni ed è stato molto difficile recuperare. Penso di essere stata molto sfortunata”.

Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione?
“Come minimo voglio rientrare tra le prime 300. Inoltre, quest’anno posso giocare tornei senza alcun limite, perciò intendo migliorarmi il più possibile”.

Un’ultima domanda. Chi è o chi sono i tuoi giocatori preferiti?
“Mi piace molto come gioca la Ivanovic, è una giocatrice che ha giocato tanti grandi match. E naturalmente mi piace Federer, ed anche Nadal: è un grandissimo lottatore”.

Grazia Anna per la disponibilità, ed in bocca al lupo per il futuro.
“Grazie a te!”


Daniele Sforza
Alessandro C.
Alessandro Arone


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1 commento

Radames 10-03-2014 17:26

la classica “kazaka” per modo di dire… Russa di nascita e di formazione, acquistata dalla federazione del kazakhstan…

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