Out Quinzi Challenger, Copertina

Challenger Bergamo: Gianluigi Quinzi regge un solo set contro Jan Henrych

12/02/2014 22:44 111 commenti
Gianluigi Quinzi classe 1996, n.325 del mondo
Gianluigi Quinzi classe 1996, n.325 del mondo

Brutta sconfitta per Gianluigi Quinzi nel primo turno del torneo challenger di Bergamo (e42.500 H, cemento).

L’azzurro è stato superato con il punteggio di 76 (6) 60, in 1 ora e 12 minuti di gioco, dall’esperto giocatore ceco Jan Henrych, n. 233 del mondo e classe 1979.

Primo Set: Gianluigi sotto 0-2 col break maturato nel primo gioco (a 0), rimontava sino al 2-2 strappando il servizio nel quarto gioco al ceco (a 15).
Sul 3-2 Quinzi, l’azzurro strappava per la seconda volta il servizio (ai vantaggi) e poi andava sul 5-2 tenendo la battuta senza difficoltà.
Sul 5-2 in suo favore, il tennista marchigiano subiva la rimonta, con il break in favore del ceco nel nono game (a 15), così Gianluigi mancava l’occasione di chiudere il primo set.
Si andava al tie break dove Quinzi avanti 3-0 veniva rimontato sul 3-3, per poi perdere il tie break per 8 punti a 6, dopo aver annullato una palla set sul 5 a 6.

Secondo Set: La seconda frazione era tutta a senso unico per Henrych che brekkava nel secondo, nel quarto e nel sesto game l’italiano e sempre a 15, vincendo così il secondo set per 6-0 e l’incontro, mettendo a segno un duro parziale di 24 punti a 7.

La partita punto per punto

CH Bergamo
Jan Hernych
7
6
Gianluigi Quinzi
6
0
Vincitore: J. HERNYCH

J. Hernych CZE – G. Quinzi ITA
10 Aces 2
3 Double Faults 0
75% 1st Serve % 58%
31/45 (69%) 1st Serve Points Won 18/36 (50%)
8/15 (53%) 2nd Serve Points Won 9/26 (35%)
0/2 (0%) Break Points Saved 2/7 (29%)
9 Service Games Played 9
18/36 (50%) 1st Return Points Won 14/45 (31%)
17/26 (65%) 2nd Return Points Won 7/15 (47%)
5/7 (71%) Break Points Won 2/2 (100%)
9 Return Games Played 9
39/60 (65%) Total Service Points Won 27/62 (44%)
35/62 (56%) Total Return Points Won 21/60 (35%)
74/122 (61%) Total Points Won 48/122 (39%)


Luigi Calvo


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111 commenti. Lasciane uno!

savino (Guest) 27-02-2014 15:41

Oh ma quand’è che GQ ricomincia a giocare????

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smiccio (Guest) 13-02-2014 19:59

Via Dall’Italia subito!!!!!
Fuori dal palazzetto, c’erano le ragazzine ad aspettarlo per l’autografo e le foto. Ne ho viste due impazzire nel parcheggio coperto poco distante e chiamarlo “Cucciolotto il mio Quinzi” e condividere anche il suo sudore… 😯
Deve fuggire per il suo bene.. Subito!!! non la prossima settimana! quì… bastano 24 ore in più ed è spacciato!!
Detto questo… Gli auguro di viverla al meglio, perchè guardarlo da lì vicino, mi ha fatto capire che sogno incredibile stà cercando di concretizzare… anche con una certa invidia devo dire 🙂 In bocca al lupo!

110
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pibla (Guest) 13-02-2014 15:55

Stare il più possibile alla larga dall’Italia…assolutamente

Se qui ti usano per fare il fenomeno da baraccone nella sagra di paese, cosa peraltro legittima da parte degli organizzatori dei challengers che con il suo nome richiamano un sacco di pubblico, tu ti devi sottrarre e girare al largo in questa delicatissima fase di crescita…

109
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wafer 13-02-2014 14:28

Mi sono dimenticato di dire che la nuova racchetta della Babolat e’ bellissima.
E ci sembra che la palla esca molto piu’ velocemente che nella precedente.

P.S. gran bel palazzetto, ideale per il tennis, si vede molto bene e da vicino (a Milano Harbour e’ una cosa da terzo modo…)

108
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biglebowski (Guest) 13-02-2014 14:10

Innanzitutto contraccambio i saluti al benemerito presidente e ai nuovi amici quinziani che ho avuto il piacere di conoscere ieri sera e che ringrazio per l’ospitalità.

Nessuno di noi è un ultras e ci siamo ben resi conto, discorrendo tra di noi, che la strada da fare sarà complicata e piena di ostacoli, ma questo è nelle cose per poter eccellere in uno sport così selettivo come il tennis.

L’ultima volta che avevo visto giocare gq fu sei mesi fa a san marino contro volandri e devo onestamente ammettere che i progressi compiuti in sei mesi non sono stati significativi; così come è giusto riconoscere che in quella circostanza si era nel bel mezzo della stagione e non ai primissimi match dell’anno. La superficie molto particolare del palanorda ha avuto la sua importanza così come l’avversario di cui, secondo me, non si è ben compresa la solidità tecnica, mentale e di esperienza: solo sentendo nella presentazione del match la career-history di henrych ci sarebbe stato di che preoccuparsi: 59 del mondo quattro anni fa, 10 challenger vinti, presenze in coppa davis, 2 milioni di dollari vinti in carriera, ottimi risultati anche recenti su erba e superfici veloci in genere.
Se devo parlare del match, al di là di tutto quello che è già stato detto, vorrei concentrarmi sul primo set (peraltro il solo meritevole di qualche considerazione) dove sono successe alcune cosette che mi sembrano di una certa importanza e meritevoli di riflessione:

1) L’andamento del punteggio è stato assolutamente anomalo. In un contesto nel quale tutti i match si risolvono con un break da una parte o dall’altra, abbiamo ne abbiamo avuti ben 4 in un solo set. Qua ho avuto l’impressione che quinzi tragga delle energie nervose importanti quando sta sotto nel punteggio e non sia così sicuro di sé quando è in vantaggio (a questo proposito ho avuto la medesima impressione quando si è trovato 3-0 pesante nel tiebreak). Se non vinci un set nel quale strappi due volte il servizio a un giocatore del genere e ti fai anche recuperare da 3-0 nel tiebreak, partite di questo livello fai fatica a vincerle.
2) In un set è stata chiamata l’infrazione di fallo di piede (non stiamo per favore a discutere sulla discrezionalità della chiamata di questa infrazione nel tennis, lo sappiamo tutti! ) per ben due volte a quinzi e sul punto piuttosto importante del 5-6 nel tiebreak gianluigi ha subito una decisione avversa palesemente sbagliata in una situazione non difficile per un giudice di sedia. Eravamo vicini, proprio in linea e l’errore è stato grave perché la pallina era vistosamente fuori e la reazione di incredulità del giocatore e del pubblico era autentica e legittima. Sbagliare ci può stare, ma io credo che mai e poi mai ad un nadal o djokovic diciottenni in casa propria sarebbe successa una situazione del genere. Un eccesso di desiderio di protagonismo dei giudici? La paura di essere tacciati di favoritismo per il nostro? Sabri1977 travestito da giudice di linea? Non lo so, sta di fatto che le difficoltà di un match non facile di per sé unite allo stress di queste situazioni non banali hanno prodotto nel ragazzo una reazione emotiva negativa e si è prematuramente arreso. Forse è davvero il caso che decidano di stare il più possibile fuori dall’italia in questa fase della carriera. Anche queste sono comunque esperienze e la prossima volta deve farsi trovare preparato a queste situazioni in fondo non così insolite per un tennista.
3) Anche se la cosa avviene ormai quasi ovunque, anch’io non ho apprezzato la presentazione all’americana nella quale peraltro è normale che lo speaker indulga in qualche iperbole non opportuna per un ragazzo che ancora deve dimostrare di valere pienamente quello che noi speriamo diventerà.

Forza Gianluigi!

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Matthew 13-02-2014 14:05

vai Gigi dai 😆

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andrew (Guest) 13-02-2014 13:41

parziale di 11 giochi a 1 subito da un 35enne in fase stra-calante
soliti vuoti mentali, sempre più lunghi.
molto molto male.

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Cla 13-02-2014 13:08

Scritto da Magazine
Comunque le mie impressioni sul match, quinzi giocatore molto acerbo in tutto soprattutto nella testa che non mi sembra per nulla forte come dicono tutti un punto dubbio a sfavore e via che esci dal match se era davvero quel mostro di concentrazione con capacità di restare sempre in partita non faceva quel secondo set pietoso. Per concludere comunque del talento si vede anche se si muove da far schifo però al momento mi viene solo da ridere quando leggo gente che lo chiama fenomeno, futuro top 10 o quello che e’ se devo dire la mia per ora vedo un ottimo forse top30/50 poi vedremo e’ giovane e a 18 in un anno puo’ cambiare tutto

Sono d’accordo. Qui stiamo parlando di un cantiere aperto, Quinzi ha limiti evidenti in praticamente tutti gli aspetti del gioco, cosa normalissima, i margini di miglioramento sono notevoli ed evidentissimi. I pianeti di differenza con gli altri, li lascio ai soliti atronomi. Ieri qualcuno commentava qualcosa tipo “gioca scoordinato e goffo eppure è avanti contro un 35enne, mistero!”. Non c’é nessun mistero, i risultati da junior e i primi risultati da pro non sono certo un caso: Quinzi è proprio forte.
L’aspetto mentale però è fondamentale, non ricordo match di Quinzi senza passaggi a vuoto prolungati, piú il livello cresce piú questo aspetto fa la differenza, essendo vero che tra un numero 300 e un numero 100, la differenza sono i dettagli. Vedi 300 che tirano forte e con colpi puliti e ti chiedi che ci fa in quella posizione e vedi 100 che giocano in modo orrendo ma efficace. Gulbis è l’esempio concreto di come un talento immenso non sia ancora top5.
Il salto di qualità puó avvenire in qualsiasi momento, vista la fragilità emozionale, è importante farlo crescere gradualmente, per far crescere la fiducia in sé stesso, le scoppole servono purchè non siano la regola.
Su Ljubicic dico una sola cosa: MAGARI!!!

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JImboMito (Guest) 13-02-2014 12:49

Ieri avevo criticato la scelta di andare in Cina a giocare challenger e futures. Con il senno di poi, direi che è giusta. In Cina i challenger sono al livello dei futures europei, e i futures non valgono i nostri tornei open. Adesso mi raccomando, cari tifosi, quando Quinzi farà buoni risultati in Cina (impossibile non farli), tornate subito a chiamarlo “messia” , “futuro top ten”.

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borg (Guest) 13-02-2014 12:46

direi che non è maturo, come tutti i giovani del resto. minimo un paio d’anni per mettere in ordine le cose. io continuo a vederlo top 10 entro il 2020. ieri troppa tensione, che imparera’ a gestire.

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grandeita (Guest) 13-02-2014 12:41

Saluti e ringraziamenti ai miei compagni di ieri sera x la bella serata! Forza Gian ora e sempre!Bisogna lavorare e crescere nel gioco poi vedremo quel che succederà! Stiamo calmi e lasciamolo tranquillo. Non avrà mai l’estro di un Fognini ma con la voglia di lavorare che ha Gian può comunque arrivare in alto in classifica.

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