Hawk eye: il tennis a 360 gradi

19/11/2013 14:51 1 commento
Leonardo Mayer classe 1987, n.95 del mondo
Leonardo Mayer classe 1987, n.95 del mondo

Nella settimana degli emergenti classe ’96, Borna Coric, dopo 4 futures vinti nell’anno, marca l’esordio nel circuito challenger con un brillante quarto di finale del torneo open di Yokohama. Il croato, che ha festeggiato il 17mo compleanno giovedì scorso, si regala un altro salto in classifica (da 396 a 367) con le eccellenti prestazioni dei giorni scorsi e, cosa che più conta, con prospettive estremamente interessanti per il prossimo anno.

Cresciuto in altezza ma ancora smilzo (ricorda nella struttura fisica Kokkinakis), Borna non da l’impressione di essere elegante negli spostamenti laterali, eppure arriva ovunque. Contro Herbert gli manca un nonnulla per celebrare un risultato magnifico: gioca tre set equilibrati venerdì e, sul 4-4 15-0 del terzo set, un violento acquazzone rimanda l’esito dell’incontro.
In contemporanea con il 17enne più forte della generazione novantasei (Gianluigi Quinzi), scende in campo per terminare la sua partita il giorno successivo. Perde il servizio dopo aver annullato due palle break e aver avuto l’opportunità di avanzare sul 5-4. Non si perde d’animo e al cambio di campo gioca un game perfetto impattando l’incontro. Sul 6-5 arriva a due punti dalla vittoria ma ai vantaggi il servizio di Herbert chiude le porte alle possibilità di break. Nel TB Coric gioca sul 6-5 il primo match point, attacca bene ma la prima volèe non viene chiusa; sulla seconda si difende accorciando traiettoria e rimbalzo, ma dal quadrante del servizio Herbert recupera e in precaria coordinazione sulla palla lo supera con un passante stretto in lungolinea. Sul 7-6 ha un secondo match point, ma ancora il servizio di Herbert tiene. Sul 8-9 e servizio, su uno scambio lungo sbaglia allargando la traiettoria del colpo. L’impressione è che la partita l’abbia persa lui.

Nelle semifinali giocate di lì a poco, Ebden supera Klahn e Soeda batte Herbert. L’australiano gioca con grande concretezza, non concedendo neanche la speranza di un match lungo, che probabilmente avrebbe visto emergere le doti di fondista di Klahn. Soeda accede alla finale con due set solidi. La finale ha un dato statistico curioso: su 29 giochi complessivi 16 finiscono con break. Per due tennisti che fanno del servizio un’arma per la vittoria del punto è un dato anomalo. Nell’isteria dell’andamento del match Ebden resta attaccato all’avversario e infine prevale, portando Soeda al terzo set dopo il TB del secondo parziale, decisivo per indirizzare il match.
Ebden, con il grande finale di stagione, 3 titoli challenger e 2 finali, si avvicina a ritoccare il suo best ranking (n.61).

CHALLENGER YOKOHAMA – Cemento Open – $50.000 – SEMIFINALI E FINALE

(1)Ebden b Klahn 6-3 6-1
(3)Soeda b Herbert (6) 6-4 6-4

(1)Ebden b Soeda(3) 2-6 7-6 6-3

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La prima semifinale raggiunta da Gianluigi Quinzi è accompagnata da sensazioni estremamente positive, in larga misura dimostrate dall’esito delle prime due partite, poi confermate nel quarto con Linzer e infine decisamente mostrate nel match contro Leonardo Mayer. La seconda vittoria su due scontri diretti contro Gastao Elias assicura sul livello di gioco ormai acquisito dal talento italiano. Confortanti poi sono i miglioramenti nei fondamentali del gioco da fondo, osservati contro Mayer: la velocità di palla e di ritmo sono senz’altro dei punti di forza che già ora mettono in difficoltà avversari con solidi e pesanti colpi da fondo. Insomma c’è di che essere ottimisti per il prossimo anno, che speriamo possa essere la sua rampa di lancio.
Leonardo Mayer non ha avuto il suo anno migliore. L’inizio poi fu traumatico, maneggiando i botti di Capodanno si bruciò una mano e rischiò un serio infortunio. L’evento rallentò tutta la sua preparazione e l’attività nei primi mesi dell’anno. Durante la stagione i risultati non sono migliorati, se si eccettua il raggiungimento della finale di Orleans. Era il detentore del titolo a Guyaquil e alla fine si è riconfermato vincitore. Pedro Sousa, giunto in finale dalla parte bassa, dopo l’uscita delle teste di serie, non ha rappresentato un grande pericolo. Mayer è stato impegnato severamente più nella semifinale che nella partita conclusiva.
L’ottavo titolo consente all’argentino di guadagnare 90 punti e di riprendere sostanzialmente le 22 posizioni perse la scorsa settimana con i punti in uscita della vittoria dell’edizione passata. Il rientro nei 100 lo collocherà vicino alla 90ma posizione.

CHALLENGER GUYAQUIL – Terra – $50.000+H – SEMIFINALI E FINALE
(1)Mayer b Quinzi 6-3 3-6 6-1
P. Sousa b Souto 6-3 6-4

(1)Mayer b P. Sousa 6-4 7-5


Alessandro Crobu


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1 commento

Guido (Guest) 19-11-2013 15:40

Coric è croato e non serbo….attenzione a non creare incidenti diplomatici 🙂

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