Hawk eye: il tennis a 360 gradi (Spotlight suThiem-intervista a Olga Ianchuk)

02/09/2013 14:03 2 commenti
Dominic Thiem classe 1993, n.216 ATP
Dominic Thiem classe 1993, n.216 ATP

Abbiamo intervistato la giovane ucraina Olga Ianchuk, classe 1995 e top 400, impegnata questa settimana nell’itf 25k di Mosca.

Dimmi qualcosa di te… perché hai deciso di iniziare a giocare a tennis? Cosa ti piace fare nel tempo libero? Quali sono i tuoi hobby?
“Semplicemente amo il tennis. I miei genitori sono i miei allenatori quindi posso dire che è per questo che gioco a tennis. Lavoro duramente quindi la maggior parte del tempo libero lo passo a casa guardando film, sentendo musica e uscendo con gli amici”.

Hai detto di amare il tennis…hai mai pensato nella tua vita di fare altro che non riguardasse questo sport?
“No….ho sempre e soltanto voluto giocare a tennis”.

Descrivi il tuo modo di giocare a tennis…sei una tennista che predilige il gioco difensivo? Qual è il tuo colpo migliore?
“È sempre diverso… probabilmente il dritto ma dipende molto dal mio avversario. Infatti non gioco sempre nella stessa maniera ma adatto il mio gioco all’avversario che ho di fronte”.

Quindi hai diversi colpi discreti ma non un colpo che prediligi…pensi di aver un colpo da migliorare? Cosa pensi di dover migliorare per diventare una tennista migliore?
“Si..ora sto lavorando molto a rete perché cerco di aprirmi il campo con uno dei due colpi (dritto o rovescio) e poi provo ad andare a chiuderlo a rete. Non penso di avere colpi troppo deboli; mi piace giocare a rete ma non disdegno il gioco da fondo con il dritto e il rovescio”.

Quindi i tuoi coach sono i tuoi genitori? Quante ore al giorno ti alleni? Fai anche palestra o fitness?
“Si..mia madre è diciamo quella che lavora sul piano tennistico mentre mio padre si occupa della preparazione fisica (fitness,ecc.) Faccio palestra e fitness tutti i giorni ma la durata cambia a seconda di come mi sento.”

Ormai siamo alla fine del 2013.. quali sono gli obiettivi per quest’anno? Pensi di aver giocato una buona stagione fino a questo momento?
“Ho avuto diversi infortuni quindi è difficile per me..ora dovrei tornare a giocare questa settimana a Mosca (25k) e spero di fare bene. Sicuramente il mio obiettivo è quello di avvicinarmi il più possibile alle top 200 del ranking Wta”.

Quando sei stata infortunata?
“Ho iniziato gli allenamenti solo una settimana fa in quanto sono stata infortunata alla caviglia e sono stata fuori un mese”.

Peccato! Quindi buona fortuna per il prossimo torneo.. qual è stata la vittoria più importante della tua carriera fino ad ora?
“Sicuramente le 5 vittorie nei 10 k e le semifinali in un 25k”.

E invece il match in cui hai giocato meglio?
“Penso in un 50k quando ho perso con la Pliskova (top 100) 36 76(9) 57, stavo male ma ho giocato benissimo”.

Bene…circa l’Italia..sei mai stata qui? Ti è piaciuto? Cosa pensi degli Italiani?
“Ho giocato qui un mese fa (Rovereto) ed era caldissimo e di conseguenza non ho apprezzato molto il posto..ma le persone erano gentili e carine.”

Chi è il tuo tennista preferito dell’Atp? E per il Wta?
“Mi piace molto Berdych e il mio amico Almagro. Per quanto riguarda il Wta non ho una tennista preferita..”

Pensi che nel circuito Itf bisognerebbe ridimensionare il prize money attribuito per il passaggio di uno o più turni e i punteggi per quanto riguarda le vittorie in un 10k?
“No,penso che sia tutto giusto”.

Qual è il tuo sogno?
“Diventare una top 5 del ranking Wta”.

E quale torneo ti piacerebbe vincere?
“Tutto! (risata)”

Sei nata nel ’95 chi pensi sia la tennista più forte nata in questo anno?
“Sinceramente non lo so…probabilmente direi Punintseva”.

Quali sono le tue migliori amiche nel circuito?
“Sicuramente Nastja Kolar e Yvonne Neuwirth”.

Hai mai avuto problemi con qualche tennista?
“No sinceramente non mi interessa quello che pensano le altre persone quindi non ho problemi di questo genere”.

Circa la scuola..vai a scuola? O fai esami?
“Faccio scuola online e ogni tanto faccio qualche esame”.



Con ogni probabilità l’esito del torneo challenger di Como non è mai stato in discussione, neanche quando Pablo Carreno Busta si è trovato a fronteggiare l’unico passaggio a vuoto del suo torneo. La finale stava scorrendo liscia, dopo il 6-2 del primo set e il parziale di 4 giochi consecutivi, che lo aveva portato in vantaggio di un break,sul 4-2 del secondo. Un’amnesia abbastanza lunga, durata tre turni di servizio, non permettava allo spagnolo di chiudere la contesa, così che si trovava catapultato nel terzo set.
Eppure Carreno aveva servito sul 4-3 per allungare, inutilmente si era trovato al cambio di campo a servire per il match dopo l’ennesimo break ed infine, sorprendentemente, aveva lasciato il terzo turno di servizio consecutivo per il set dell’avversario. Tutto in controtendenza alle pulite geometrie dell’asturiano, che per quasi un’ora aveva martellato il 19enne austriaco. Carreno ha avuto forse il torto di staccare la spina in prossimità del traguardo, quasi avesse inteso che le energie di Thiem fossero a lumicino e le difese abbattute. Una pecca di sufficienza che ogni tanto lo spagnolo ripropone in alcune delle sue partite. Poi, ovviamente, la qualità del suo gioco, la solidità del suo braccio, la tranquillità e la concentrazione gli hanno consentito di riprendere in mano le trame del gioco e di rimettere sui giusti binari, una situazione divenuta molto pericolosa. Il 6-0 del terzo set è un knock out assestato proprio quando il match era ad un passo dal girare sull’altro versante.
Carreno è forte. Molto forte, vince nel suo agosto perfetto il terzo torneo di fila a livello challenger, quarto del 2013 e sesto in carriera. Gioca con la consapevolezza di esserlo e con la ferrea determinazione di chi ha saputo venir fuori dai dubbi angosciosi di una carriera bloccata per un serio infortunio. Un tennista costruito nel solco della tradizione iberica, un agonista con la capacità di andare avanti senza voltarsi indietro, durante tutto il corso del match. Su questa capacità di non scalfirsi siamo sicuri che Pablo Carreno Busta costruirà la sua meritata ascesa.
Peccato per Thiem, esaltante nel suo cammino, che trattiamo nello spotlight. Arrivato carico di entusiasmo in finale ma con i muscoli imballati per la quinta sfida della settimana lariana, la più importante, ma con il peggior avversario contro cui misurarsi: quello con il quale si poteva pagare il dazio dell’inesperienza.
La cartolina ricordo dal lago di Como però non può che essere a firma di Crugnola e di Giustino, capaci, dopo ottime prove e bellissime vittorie, di arrivare entrambi in semifinale. L’augurio e di rivederli presto ai buoni livelli espressi.

CHALLENGER COMO – (terra) – euro 30.000H – SEMIFINALI E FINALE

(1)Carreno Busta b Crugnola 6-3 6-1
Thiem b Giustino(q) 7-5 6-2

(1)Carreno Busta b Thiem 6-2 5-7 6-0

Tutto come da pronostico nel torneo challenger di Bangkok che vede trionfare la testa di serie numero 1, Blaz Kavcic che fino ad ora aveva deluso le aspettative finendo fuori dai top 100 (125). Per lo sloveno nessun problema in tutto il torneo in cui è riuscito a battere in due set il giocatore di Taipei Wang, avversario ostico su queste superfici e autore delle semifinali nello stesso torneo. Unica sorpresa del torneo è stata sicuramente la finale del giovane sud coreano Suk-Young Jeong che si è sbarazzato facilmente prima dell’australiano Mitchell, poi del giapponese Sugita (tds n.4) e infine in 3 set dell’australiano Ebden (tds n.2). Per lui, classe 93 come il nostro Eremin e come il più quotato Vesely, è la prima finale nel 2013 a livello challengere ci auspichiamo non la prima.

Challenger Bangkok-cemento-50.000$-Semifinali e finale

Kavcic b. Wang 76 52 rit
Jeong b. Ebden 76 36 54 rit.

Kavcic b. Jeong 63 61



AUT Spotlight su Dominic Thiem

Domani (3 settembre) Dominic Thiem compirà 20 anni. Ha pensato in grande l’austriaco, regalandosi per il compleanno una eccellente settimana e l’ingresso nei 200, peraltro con il privilegio per almeno un giorno di essere l’unico under 20 presente. Thiem non giocava da un mese. Onorò la sua wild card in patria nel 250 di Kitzbuhel andando a battere Andrey Kuznetsov e soprattutto il suo idolo Jurgen Melzer. Al terzo turno fu poi estromesso da Montanes.
A distanza di un mese il giovane di Wiener Neustadt mostra le notevoli qualità tecniche andando a centrare il primo piazzamento di rilievo nel pro-challenger ATP. Lo fa sulla terra battuta, superficie sicuramente preferita sia per sua ammissione ma in particolare per caratteristiche di gioco. A testimoniare la sua predisposizione all’argilla c’è nel passato Junior la finale del Roland Garros del 2011, persa 8-6 al terzo contro lo statunitense Bjorn Fratangelo.

A Como le brillanti doti tennistiche di Dominic sono emerse nitidamente nelle 5 partite disputate nella settimana. L’affermazione contro Hajek al primo turno ha messo in luce il coraggio del ragazzo che non si è fatto intimorire nel Tb del secondo set e nell’entusiasmante set finale, in cui ha imposto la forza e la freschezza del suo tennis. L’impostazione solida vista contro il tennista ceco (tds n.2) è stato confermata nella partita degli ottavi. Avversario Giannessi. Mai un cedimento e vittoria autorevole ben oltre il doppio 6-4. Contro le variazioni di ritmo di Bozoljac, Thiem ci ha messo un’ora e un set per capire la chiave tattica, da quel momento nessun problema e doppio 6-3. La semifinale contro Giustino ha ribadito che Thiem è da seguire con grande attenzione. Sotto 5-2 nel primo set e in confusione tattica ha preso le misure sul rovescio di Lorenzo e ha iniziato un’autentica demolizione: 11-2 il parziale di giochi per Dominic e 7-5 6-2 per la prima finale. Carreno Busta è stato troppo solido per le ambizioni di Thiem. Che ha pur sempre il merito di non soccombere e di essere pronto nell’unico momento di appannamento dello spagnolo. Dal 2-4 vince il set 7-5, andando a breakkare tre volte di fila Carreno, la seconda quando serviva per il match. In questo sussulto spende la riserva di energie fisiche e nervose per spegnersi nel terzo set.
Thiem è parso un tennista potente e mobile, baseliner capace di dettare ritmi con colpi profondi e molto pesanti. Mortifero se gli si lascia cadenzare gli scambi sul suo colpo migliore (il dritto) e se il contenimento difensivo perde di lunghezza. Dritto fulminante e rovescio a una mano esteticamente bello, efficace e fluido. Il servizio è già un suo punto di forza. Da notare che contro Giannessi la metà degli aces della partita (4 degli 8) sono arrivati negli ultimi due turni di servizio, quando più occorrevano. Segno di indubbia personalità. La vulnerabilità del suo gioco dipende dalla capacità di farlo arretrare e resistere nello scambio. Montanes e Carreno Busta rappresentano infatti la tipologia di tennista che soffre e con cui può andare in difficoltà. Ma questa debolezza siamo convinti durerà ancora per poco, tanto luminoso ci appare il suo futuro.


Alessandro C.
Daniele Sforza


TAG: , , ,

2 commenti

Alessandro6.9 02-09-2013 22:52

@ roberto (#932820)

Non mancheranno occasioni in cui trattare i giovani coreani e asiatici in generale. Suk-Jeong probabilmente sarà in cima alla lista per il suo braccio raffinatissimo.

2
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
roberto (Guest) 02-09-2013 21:14

Bellissimo articolo.. complimenti! Thiem e jeong, finalmente i classe 93( parte Vesely) cominciano a farsi vedere a livello challenger ..
Da notare che la korea ha un buon serbataio di talenti che nei prossimi 5 anni porterà chung e lee ad alti livelli..

1
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!