Hawk eye: il tennis a 360 gradi (Seconda parte). Si parla del decimo successo di Carreno Busta. Intervista a Janez Semrajc che dichiara: “stavo pensando di lasciare il tennis”

20/08/2013 12:30 3 commenti
Janez Semrajc classe 1989, n.491 ATP
Janez Semrajc classe 1989, n.491 ATP

Abbiamo intervistato il giovane sloveno, Janez Semrajc, classe 1989 dopo la vittoria al primo turno contro il croato Veic nel torneo di Cordenons.

Prima di tutto congratulazioni per il match di oggi, hai giocato davvero un ottimo match.
“Grazie.”

Penso che non sia stato semplice perché il tuo avversario aveva un ranking migliore del tuo…come ti sei sentito?
“Ehm…è stato davvero dura perché ho giocato le qualificazioni con due match che sono durati 3 ore e alla fine del secondo set mi sono sentito stanco..”

Sei anche stato sotto di un break nel terzo set ma hai avuto una grande reazione..dove hai trovato le energie?
“Non lo so, ho solo detto: gioca, attacca e prova ad essere aggressivo, ero troppo stanco così ho provato a rompere il suo gioco, altrimenti non sarei riuscito a vincere”.

Come sta andando la stagione? Tu hai fatto molto bene in un paio di futures in Austria nelle scorse settimane e hai giocato a San Marino e ora che sei al secondo turno qui tutto sta andando molto bene..
“Si..in passato ho avuto diversi problemi con la mononucleosi, ero numero 320 atp a 19 anni e sono stato fermo per 4 anni a causa di questo e è stato difficile restare nel mondo tennis. Quest’anno ho iniziato giocando alcuni futures..ho giocato male e stavo pensando di lasciare il tennis ma dopo quando sono stato chiamato per la Liga ho detto di si perché c’erano dei soldi. Ho vinto qualche match con buoni giocatori nonostante non avessi giocato a tennis per due mesi, e così ho deciso di continuare. Ho iniziato con questi due futures in Austria (semifinale e vittoria) e poi sono venuto a San Marino perdendo con un buon giocatore”.

Ho visto, probabilmente eri anche un po stanco..
“No, ha giocato bene in tutto il torneo (risata)”

Bene oggi hai giocato molto bene cercando le linee..sono questi i tuoi punti di forza nella tua opinione?
“Penso che il mio miglior colpo sia il rovescio, comunque lo giochi. Dopo gioco bene anche il servizio e dritto.”

Queste cose hanno funzionato oggi…come ti senti ora? Intendo, tu torni da una situazione difficile e hai anche pensato di lasciare il tennis, come ti senti a sapere che puoi essere ancora competitivo?
“Rinato! È un ottima sensazione perché ho inizato molto bene la stagione, non l’inizio, ma con una semifinale e due titoli,probabilmente domani è il mio giorno!”

Si spero lo stesso! E hai anche raggiunto una semifinale a livello a challenger in passato.
“Si due volte. Si ma con la malattia mi sento ancora stanco ed è difficile recuperare. Non sono ancora pronto fisicamente per questo e sai, è strano giocando le qualificazioni, raggiungere una semifinale ma poi sei troppo stanco per giocare ancora.”

Hai giocato match duri durante le qualificazioni e quindi sarà difficile sicuramente.
“Si e contro buoni giocatori, come Ciric nel secondo turno in cui vinto grazie al fatto che ha avuto i crampi nel terzo set, a causa appunto della lunghezza del match. ”

Si è stato difficile..
“Si e contro Veic avevo giocato in un futures e vinto facilmente contro di lui ma oggi era completamente un’altra storia.”

Quali sono i tuoi obiettivi per quest’anno? Intendo ovviamente non solo per questa settimana ma per il resto dell’anno.
“Il mio obiettivo è quello di entrare nei main draw dei challenger, 300 e qualcosa, come sai, per iniziare una nuova stagione e giocare più challenger e forse raggiungere le qualificazioni degli Australian Open, è difficile ma non si sa mai. Dovrei essere 317 e quindi dovrei guadagnare 140 punti ed è difficile, ma tutto è possibile.”

Hai giocato molto sulla terra nella tua carriera, pensi che questa sia la miglior superficie su cui giocare? Oppure ci giochi solo perché la maggior parte dei tornei si disputa qui?
“È solamente per i tornei, come sai gioco bene anche sulle superfici veloci, a volte mi alleno con Kavcic e quando lo faccio, gioco meglio con lui perché lui preferisce giocare sulle superfici veloci.”

Quindi pensi che il cemento sia la tua superficie preferita?
“No. Penso che tutte le superfici siano buone. Mi piace giocare sulla terra perché quando vai a giocare un torneo sai che è sempre la stessa mentre con il cemento non sai mai cosa trovi, può essere veloce o lento.”

Si vero questo. Così è la prima volta che vieni a Cordenons? Cosa ti piace?
“Si è la prima volta. È un bel posto, bella piscina anche se non l ho ancora usata. Bella organizzazione, i campi sono lenti e questo mi aiuta.”

Dove giocherai la settimana prossima?
“La prossima settimana gioco un altro future, 10k, perché devo giocare futures, come sai, la scorsa settimana ho perso nelle qualificazione, se perdessi anche questa settimana al primo turno, avrei bisogno di giocare più match.”

Sicuramente, ma ora con questo risultato scaleresti velocemente il ranking e potresti iniziare a entrare nei tornei più importanti.
“Si ma come sai sono solo 10 punti o cose del genere e quindi non è molto.”

Bene qualche vittoria e guadagnerai più punti.
“Speriamo, come sai è difficile perché mi sento le mie gambe pesanti e ora sto cercando di massaggiarle così forse andrà meglio in futuro.”



Alla fine di un’intensa settimana di match combattuti e sorprendenti, è stato Carreno-Busta ad aggiudicarsi il decimo titolo dell’anno sulla terra rossa pordenonese dell’ATP Challenger di Cordenons. Lo spagnolo ha affrontato diverse difficoltà per poter raggiungere questo risultato in un torneo dove non sono mancate le sorprese già a partire dai primi turni: solo quattro delle prime otto teste di serie hanno di fatto passato il primo turno.
Nonostante la riduzione nel prize-money, il torneo si presentava con un campo giocatori di prim’ordine e diversi match di primo turno già rappresentavano incontri di grande interesse, come lo è stato per l’esordio delle giovani speranze azzurre Baldi e Quinzi, a cui sono stata date due Wild Card. Purtroppo né il primo con Starace, né il secondo con la testa di serie numero 1, Lorenzi, sono riusciti ad andare oltre alla conquista di un paio di game per set, segno che anche se il talento c’è, i due necessitano di molto lavoro prima di poter esser competitivi a livello ATP.

Tra le grandi sorprese dei primi turni spiccano la facilità con cui il giovane slovacco Norbert Gombos si è sbarazzato della testa di serie n°7 Boris Pashanski e poi di Stefano Napolitano, lasciando un totale di quattro giochi in due match, prima di arrendersi in un lungo e combattuto incontro con il futuro vincitore Carreno-Busta, nell’unico match dove lo spagnolo è andato al terzo set.
Altra grande impressione è stata destata dallo Sloveno Janez Semrajc, che reduce da diversi anni ostacolati dalla mononucleosi è passato attraverso le qualificazioni dopo due maratone di tre ore ciascuna, salvo combattere nuovamente in match estenuanti per avere la meglio sulla sesta testa di serie, Antonio Veic al primo turno e poi sempre in tre contro il promettente Thomas Schoorel, prima di arrendersi in un’altra lottatissima partita a Potito Starace, nei quarti di finale.
Lo stesso Starace è stato protagonista di una vittoria a sorpresa, quella con cui al secondo turno ha eliminato la seconda testa di serie, l’austriaco Haider-Maurer.

Quando venerdì sera i nomi dei semifinalisti erano finalmente tutti decisi, ne risultava che nella parte alta del tabellone la semifinale era quella pronosticata alla vigilia tra Lorenzi, vincitore dell’anno scorso, e Carreno-Busta, il giocatore più “caldo” del momento, mentre nella parte bassa nessuna testa di serie è arrivata fino a qui, ma se il potenziale di Potito Starace poteva sopperire il suo attuale ranking, la vera sorpresa è stata quella del francese Gregoire Burquier, fautore dell’eliminazione di Filippo Volandri.
Purtroppo per il pubblico locale, nessuno dei due italiani è riuscito a superare lo scoglio delle semifinali, con un Lorenzi troppo falloso per poter chiudere contro un Carreno-Busta particolarmente solido in difesa e con un Potito superato in ogni aspetto del gioco da una performance fenomenale di Burquier.

Nonostante la forma mostrata durante tutto il torneo, i due finalisti hanno mostrato molta tensione e quindi un tennis non all’altezza dei match precedenti. Ne è stato soprattutto il francese a subire lo scotto, sbagliando troppo nel tentativo di penetrare la difesa dello spagnolo, che però a sua volta non è stato in grado di mostrare il suo gioco, risultando falloso nei rari tentativi di essere aggressivo. Solo negli ultimi giochi del secondo set la qualità del match è salita, ma troppo tardi perché ormai la finale stava andando inevitabilmente nelle mani dello spagnolo con un doppio 6-4.

Challenger Cordenons-terra-42.500$-semifinali e finale
Carreno b. Lorenzi 76 75
Burquier b. Starace 63 64
Carreno Busta b. Burquier 64 64

Per un report più dettagliato dei singoli match vi invitiamo ad andare sul blog http://ski-and-tennis.blogspot.it/.


Giulio Gasparin
Alessandro C.
Daniele Sforza


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3 commenti

Alessandro6.9 20-08-2013 19:04

Buonissimo resoconto e bella intervista. Bravo Giulio 😉 😉

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Federico 20-08-2013 16:06

Semrajc entrerà agevolmente nei 300 entro fine anno 😉

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sasa83 20-08-2013 12:43

grandissimo pablito!!!!!!!

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