Hawk eye: il tennis a 360 gradi (Prima parte – Intervista a Dea Herdzelas)

15/07/2013 12:04 6 commenti
Dea Herdzelas classe 1996, n.912 del mondo
Dea Herdzelas classe 1996, n.912 del mondo

Abbiamo intervistato la giovane bosniaca, Dea Herdzelas (classe 1996), uscita sconfitta ieri nel secondo turno delle qualificazioni del torneo 100k di Olomouc.

Dimmi qualcosa di te… per quale motivo hai deciso di giocare a tennis? Cosa ti piace fare fuori dal campo?
“Come sai ho 16 anni e vivo e mi alleno in Bosnia (Sarajevo). Mi sarebbe piaciuto giocare a calcio, ma è uno sport per uomini, poi noi viviamo vicino a un club di tennis e per questo motivo ho iniziato. Mi piace leggere libri, uscire con gli amici e giocare ad altri sport nel tempo libero”.

Sarajevo? Bella città! Ti piace la musica?
“Si è una città veramente bella e le persone sono molto gentili. Si ovviamente..non posso immaginare la mia vita senza musica”.

Bene.. penso che la musica sia tutto.Dimmi qualcosa sul tuo modo di giocare a tennis… qual è il tuo colpo migliore? Hai un allenatore? Sei una giocatrice difensiva?
“Si la musica è tutto!! Allora..ho un buon servizio e rovescio..ora ho un buon coach a Sarajevo (si allenava in Italia quando era giovane) e non sono difensiva..sono una tennista offensiva! Mi piace il tennis aggressivo!”

Ottimo! È difficile trovare una tennista offensiva nel tennis moderno..
“Si sfortunatamente..ci sono troppe giocatrici difensive..”

Sei mai stata in Italia? Se si cosa pensi degli italiani? Ti piace il cibo italiano?
“Si sono stata in Italia tante volte..e loro mi piacciono tantissimo!! Il cibo italiano è il migliore del mondo!”

Dove?
“Milano, Montecatini, Roma, Crema…”

Ti ricordi una cosa strana o divertente che è accaduta nel campo?
“È stato quattro anni fa..ma non ricordo il nome della città, era una città piccola dove abbiamo giocare la Summer cup, c’erano diverse situazioni divertenti ma ora non riesco a ricordare nessuna di queste.. ”

Non ti preoccupare… quali sono i tuoi obiettivi per quest’anno e per il futuro?
“Per quest’anno l’obiettivo è quello di entrare nei top 500 del ranking Wta… e per il futuro di entrare nel top del tennis mondiale.”

Pensi di poter raggiungere questi obiettivi?
“Io ci credo..”

Con il duro lavoro pernso che tutti possano raggiungere tutto. ..
“Si duro lavoro..ma ovviamente bisogna avere anche talento..”

Ultima e brutta domanda.. Sei single? Chi è il tuo uomo ideale? Se mi rispondi Paire penso che dovrò parlare con lui… tutte le ragazze dicono lui..
“Ahhaha..si sono single…per quanto riguarda l’uomo ideale..fammi pensare…direi…Paire! È molto carino..saresti molto fortunato se riuscissi a parlare con lui.”

Si..spenderò tutti i miei soldi per incontrarlo! Grazie ancora!
“Di niente!”



Il 19mo titolo in carriera di Yen Hsun Lu nel circuito challenger ha qualcosa di sensazionale, specie se si ricorda che oltre le vittorie c’è una messe di 14 finali raggiunte. Il numero elevato di trionfi dice pure che il tennista di Taipei ha una qualità non comune nel sapersi gestire, con una programmazione oculata e intelligente. Non si spiegherebbe altrimenti come da circa 10 anni un tennista non trascendentale, dalle caratteristiche atletiche valide ma non un superman, non mediamente alto e non eccessivamente potente, stia là, saldamente dentro i 100, senza picchi e senza eccessive discese. Lu è dal 2004 che non sbaglia una scelta nell’organizzazione del suo lavoro: un po’ di tornei nel circuito ATP, tutti gli Slam, i master 1000 sul cemento, qualche 250 su superfici veloci e un’ampia serie di challenger disputati ogni anno. Nel lustro 2008/2012 Lu ha vinto 12 titoli, 3 negli anni di apertura e chiusura del periodo e 2 negli anni centrali. Precedentemente, dal 2004 al 2007 ha timbrato ogni anno, con almeno un titolo e varie finali.
L’esperienza ha portato Lu a diventare un vincente a livello challenger: dal 2008 il bilancio è notevole 13 vittorie e appena 4 sconfitte nelle finali. Dal 2010 ogni apparizione all’atto conclusivo significa sollevare il trofeo. Lu è un professionista con i fiocchi: ha accettato in modo esemplare i suoi limiti (best ranking alla 33°ma posizione ma nessun titolo o finale a livello maggiore), con una concretezza degli obiettivi, che è raro trovare nel tennis moderno. Il suo motto pare essere mai strafare, mai fare un passo più lungo delle proprie possibilità. Tipica saggezza orientale, mista alla operosità della gente di quella parte del globo.

A Pechino Lu (tds nr.1), senza risultati eclatanti nell’anno, trova la sua prima vittorie e lo fa contro il giapponese Go Soeda (tds nr.2), oggi allenato da Davide Sanguinetti, sprofondato in classifica dalla 50ma posizione di circa dodici mesi fa. Due tennisti attualmente non al meglio della forma ed entrambi alla ricerca della fiducia e del risultato. Soeda giunge in finale dopo aver guerreggiato sabato contro il cinese Zhe Zhang, il cui acuto si attende da troppe occasioni. La finale è in assoluta controtendenza con il punteggio: il primo set, chiuso 6-2, è in realtà tiratissimo con un bilancio di +8 punti per il taiwanese. Il livello di gioco è senza dubbio elevato con molti vincenti su ciascun lato del campo. La differenza sta nella lucidità di Lu sulle palle break. Il secondo set, vinto 6-4, ma con Soeda avanti 3-1 nella parte centrale del set, è meno vivace, con più errori e con meno equilibrio. Accade che dal 1-3 Lu è bravo a non far scappare Soeda e a raggiungerlo sulla parità. Poi ha gioco facile nell’imprimere i ritmi giusti e a direzionare il match dalla sua parte. Soeda crolla sotto il peso dei molti errori commessi e della mancata occasione. Il divario di punti nel secondo set segna +9 per Lu, che tranne il break subito, chiude i propri turni di servizio senza incontrare resistenza.

CHALLENGER BEJING – (Cemento) – $75,000 – SEMIFINALI E FINALE

(1)Lu b Kondo 6-3 6-0
(2)Soeda b Zhe Zhang(3) 6-7 6-4 7-5

(1)Lu b Soeda(2) 6-2 6-4

In Turchia, Istanbul ospita il secondo challenger più ricco settimanale (dopo Pechino) e per questo motivo presenta un entry list di tutto rispetto con tra gli altri 2 top 100 come David Goffin e Dudi Sela. Nonostante i favori del pronostico nessuno dei due riuscirà a trionfare e ad approfittarne sarà la terza testa di serie, Benjamin Becker, che si è imposta sull’israeliano Dudi Sela in finale, approfittando del ritiro di quest’ultimo sul 3-2 del terzo set. Per Becker è la seconda finale stagionale dopo quella ottenuta sull’erba di Nottingham (sconfitto da Ebden) e che lascia dimenticare il difficile inizio di stagione in cui da Febbraio a Maggio è stato sempre sconfitto. Da segnalare che con questa vittoria il tedesco rientra nei top 100 (num 99) lontano dal best ranking ottenuto nel 2007 nei top 35 del ranking mondiale. Curioso il cammino del finalista, Sela, che ha lasciato le briciole ai suoi avversari (in mezzo il walkover di Kukushin) ma è stato costretto al ritiro in finale. Ancora due conferme dell’ottima stagione disputata fino a questo momento, arrivano dal russo Gabashvili e dallo spagnolo Menendez Maceiras che ha sconfitto in rimonta il favorito Goffin. Infine segnaliamo il secondo turno dell’ungherese Fucsovics, sconfitto dal kazako Kukushin.

Challenger Istanbul 42.500$ Semifinali e finale

Becker b. Menendez Maceiras 57 61 64
Sela b. Gabashvili 60 62

Becker b. Sela 61 26 32 rit.


Alessandro C.
Daniele Sforza


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6 commenti

Mr. Pittz 15-07-2013 13:46

nella penultima risposta c’è un errore..è riuscissi non riusciresti

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Math (Guest) 15-07-2013 13:35

I ringraziamenti per il servizio sono sottintesi, per quel che mi riguarda, ci mancherebbe.
Si poteva fare decisamente meglio, sì. Ovviamente il mio giudizio era estremizzato.

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Maury 15-07-2013 13:08

@ messi (#897082)

😆

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Daje Ragazzi 15-07-2013 12:47

Scritto da Math
Si può definire la peggiore intervista di ogni epoca (inteso come livello delle domande)?
Sì, si può.

vabbè non c’è bisogno di esser cosi critico! sicuramente pero’ si puo’ far di meglio! grazie sempre e comunque per il servizio che offrite!

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messi 15-07-2013 12:25

Scritto da Math
Si può definire la peggiore intervista di ogni epoca (inteso come livello delle domande)?
Sì, si può.

Mi scuso in prima persona.. 😉 colpa del poco tempo 😉
Ci rifaremo nelle prossime 😉

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Math (Guest) 15-07-2013 12:21

Si può definire la peggiore intervista di ogni epoca (inteso come livello delle domande)?
Sì, si può.

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