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Speciale Hawk Eye: Intervista al classe 1992 Arthur De Greef

19/06/2013 09:06 Nessun commento
Arthur De Greef classe 1992, n.214 del mondo
Arthur De Greef classe 1992, n.214 del mondo

La settimana scorsa abbiamo intervistato il giovane belga, Arthur De Greef, in ascesa in questo 2013.

Descriviti come giocatre per coloro che non ti conoscono … quali sono i tuoi colpi migliori, tipo di gioco ed in che cosa devi migliorare? Qual è la tua superficie preferita? Ti ispiri a un giocatore del passato o presente?

“Sono un giocatore difensivo e il mio miglior colpo è il dritto e amo giocare anche le palle corte. Preferisco giocare sulla terra e mi piacciono molto Safin e Hewitt”.

Sei mai venuto in Italia? Se si come consideri gli italiani? Cosa ti piace di più e cosa meno? Dimmi qualcosa anche sulla tua esperienza nel primo futures di Santa Margherita di Pula e anche qualcosa sul Challenger di Caltanisetta in cui sei presente.

“Si sono venuto spesso in Italia e considero gli italiani molto gentili e amichevoli e noi mangiamo molto bene qui e perciò penso che sia un bellissimo stato in cui vivere. Mi piace tutto dell’Italia. A Santa Margherita ero infortunato (fu sconfitto dal giovane Omar Jasika) quindi non è stata una bella esperienza per me, ma il posto era davvero bello. Il challenger di Caltanissetta sembra davvero bello, le persone sono gentili e l’hotel è piccolo ma bellissimo”.

Come mai hai deciso di giocare a tennis? Dimmi qualcosa di te fuori dal campo.

“Ho deciso di giocare a tennis perché la mia famiglia giocava diversi sport….io ho provato diversi sport e alla fine ho scelto il tennis. Fuori dal campo passo il mio tempo con la famiglia della mia ragazza e uscendo con gli amici e quando ho tempo gioco a golf”.

Quali sono i tuoi obiettivi per questo 2013 e per il futuro?

“Il mio obiettivo è quello di arrivare nei primi 200 del mondo e vorrei entrare nei primi 100 il prima possibile”.

Qual è stata la miglior vittoria ottenuta in carriera fino a questo momento? E la peggiore sconfitta?

“Fino ad ora la posso classificare come miglior vittoria e peggior sconfitta il terzo turno delle qualificazioni al Roland Garros, il mio primo grande slam”.


Come molti Challenger con un montepremi da 30.000 $ Kosice ha riservato tantissime sorprese. Delle 8 teste di serie, solo due sono approdate ai quarti e li sono state sconfitte; se poi pensiamo che queste due teste di serie, Martin (6) e Veic (8), non erano neanche favorite nei propri spot capiamo come il torneo slovacco sia stato imprevedibile. La vittoria è andata al giocatore kazako Mikhail Kukushin che dopo l’entrata nei top 100 dello scorso anno non è riuscito a confermarsi a quei livelli ed è sceso oltre la 300esima posizione fino ad arrivare al 225 posto di questa settimana. Difficile aspettarsi una sua vittoria alla vigilia, soprattutto considerando il periodo di forma poco felice per il kazako, ma dopo la vittoria al primo turno contro il russo Gabashvili (7-6 al terzo), il russo ha preso quella fiducia che gli mancava nei mesi precedenti ed ha lasciato le briciole agli altri giocatori e un set a Damir Dzumhur nella finale del torneo. Damir Dzumhur, appunto, finalista del torneo slovacco è l’altra sorpresa. Il bosniaco, proveniente dalle qualificazioni, in questo 2013 sta alternando tornei futures (2 vittorie) a tornei del circuito challenger in cui fino a questo risultato aveva raccolto ben poco, speriamo che questo risultato dia la fiducia necessaria al bosniaco classe 92 per farlo entrare nei top 100 il prima possibile. Ottime prestazioni ancora una volta per il moldavo Albot che ha approfittato dell’uscita al primo turno della testa di serie numero 1 Jan Hajek e per il brasiliano esperto Ghem che ha sconfitto il rumeno Ungur, vittorioso settimana scorsa.

Challenger Kosice-terra-30.000-Semifinali e finale

Kukushin b. Ghem 62 21rit.
Dzumhur b- Albot 16 62 64

Kukushin b- Dzumhur 64 16 62

Anche a Praga non sono mancate le sorprese, la vittoria è andata all’ucraino Oleksandr Nedovyesov, ormai top 150 del ranking Atp. Per l’ucraino è la seconda finale a livello challenger in questo 2013, dopo quella di Samarkanda, e la prima vittoria. L’ucraino, di cui avremo l’intervista tra una settimana, ha iniziato a scalare il ranking Atp solo dallo scorso anno nonostante abbia già 26 anni. Nel torneo di Praga Nedovyesov così come Kukushin si è salvato al primo turno contro il ceco, molto in forma anche lui, Mertl; dopo questa vittoria ne ha conquistate altre con giocatori esperti del calibro di Pavol Cervenak e soprattutto di Ramirez Hidalgo, fino ad arrivare alla finale in cui ha dominato l’eterno talento spagnolo Javier Marti. Lo spagnolo non sta affrontando un periodo felice e speriamo che questa finale, raggiunta grazie a una vittoria prestigiosa su Andrey Golubev, possa dargli la fiducia necessaria per fare il salto di qualità che si aspetta ormai da un anno. Ottima semifinale anche per la Wc locale ma molto conosciuta, Ivo Minar che si è imposto su Korolev, Daniel e soprattutto sulla testa di serie numero 1 Haider Maurer.

Challenger Praga-42.500$- terra- semifinali e finale

Marti b. Minar 60 64
Nedovyesov b. Ramirez Hidalgo 64 64

Nedovyesov b. Marti 60 61


Alessandro C.
Gianni Pagano
Daniele Sforza
Andrea Giuseppe Rossi


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