Break Point - Numero 18 Copertina, Davis/FedCup

Break Point: Un “tranquillo” Weekend di Coppa Davis

12/02/2013 09:28 1 commento
Fabio Fognini classe 1987, n.44 del mondo
Fabio Fognini classe 1987, n.44 del mondo

Negli anni 70 erano un classico, negli anni seguenti, anche se di meno, pure, adesso, dopo 15 anni, finalmente siamo ritornati a vivere weekend emozionanti di Coppa Davis in un incontro del World Group senza essere travolti (come l’anno scorso contro la Repubblica Ceca).

Questa, nonostante le difficoltà del tennis italiano che è comunque in crescita negli ultimi tempi (a differenza di quanto è stato frainteso nell’altro articolo e per questo mi scuso), è stata una “tre giorni” indimenticabile per i nostri colori grazie alle emozioni che dapprima ci ha regalato Lorenzi, che ha fatto sognare per almeno tre ore il Palavela di Torino, e che sono continuate poi con il doppio e nell’ultima giornata, grazie a Fognini.

Eppure, nonostante il grande cuore di Lorenzi, siamo andati sotto 1 a 0, prima che Seppi rimettesse tutto in parità battendo non senza difficoltà Dodig.

Poi il doppio,spesso snobbato dai big durante l’anno ma decisivo negli incontri di Coppa. Cilic e Dodig, coppia buona ma non irresistibile, contro Fognini e Bolelli, recenti semifinalisti agli Australian Open.

Dopo un avvio difficile e una grande ripresa da parte degli azzurri, soprattutto grazie ad un eccellente Bolelli, i croati hanno provato a portare la contesa al set decisivo, ma il servizio, la freddezza e il cuore della coppia italiana ci porta all’ultima giornata in vantaggio per 2 a 1.

Il quarto incontro doveva essere quello più interessante, soprattutto tennisticamente, ma Seppi, dopo due set in cui non è riuscito a contrastare Cilic, ha confermato la giornata storta sprecando un vantaggio di 5 a 3 nel terzo e perdendo così la partita in tre set secchi.

Due pari e verdetto rimandato al match finale, che Fognini gioca bene, salvo un primo set giocato a corrente alternata, e dimostra, come nella giornata precedente, cuore e sangue freddo, spegnendo sul nascere la possibile rimonta di Dodig: 4-6 6-4 6-4 6-4 il punteggio finale in favore di Fabio e tutta la squadra azzurra va ad abbracciarlo.

Erano scene che non vedevamo da un po’ e che sono mancate a tutta l’Italtennis. Fra due mesi ci attende il Canada, che ha battuto una Spagna fortemente mutilata; quasi sicuramente si giocherà su una superficie molto veloce e vista la forma di Raonic il rischio di perdere due punti è molto concreto,ma,nonostante sarà certamente una disputa complicata, tutto è possibile, e tutta l’Italia è pronta per un altro grande weekend di Coppa Davis, che ci sono mancati davvero tanto e che potrebbero risollevare un movimento che, con la possibilità di arrivare alle semifinali di Coppa Davis e con Seppi che è stabilmente tra i primi venti giocatori del mondo, sta mostrando importanti segnali di risveglio.


Gabriele Ferrara


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1 commento

Shuzo (Guest) 12-02-2013 20:09

Sono d’accordo che il tennis italiano sia in ripresa. Non concordo che stia attraversando un grande momento (lo dissero qualche anno fa sia Binaghi che Barazzutti), è semplicemente in lieve risalita. Però mi sento obiettivamente di aggiungere che questa ascesa, per quanto lieve, negli ultimi anni è stata sicuramente costante e questo ha reso il miglioramento negli anni abbastanza consistente.
A livello femminile il tennis italiano è preceduto giusto da Russia, Germania e Repubblica Ceca. A livello maschile se Seppi consolida la sua posizione tra i top 20, non siamo messi male. Inoltre anche a livello di rincalzi le cose si stanno smuovendo. A mio parere si può essere moderatamente ottimisti. L’importante è che questa risalita non si fermi o peggio ancora arretri.

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