Masters Cup 2012 ATP, Copertina

Masters Cup Londra: Novak Djokovic dopo una durissima lotta supera Andy Murray e ipoteca le semifinali

07/11/2012 17:39

6 commenti

Novak Djokovic classe 1987, n.1 del mondo

Novak Djokovic batte Andy Murray e si porta ad un passo dalle semifinali della Masters Cup di Londra (£5,500,000, cemento).
Il tennista serbo, n.1 del mondo, ha sconfitto l’idolo di casa con il punteggio di 46 63 75 in 2 ore e 35 minuti di partita.

Primo set: Andy strappava il servizio a Novak in apertura di parziale, quando nel primo game, dal 30 pari, piazzava due punti consecutivi e brekkava l’avversario.
Murray poi senza concedere nulla alla battuta (Novak è arrivato una sola volta a 30 sul servizio del britannico), vinceva la prima frazione per 6 a 4, dopo aver tenuto a zero l’ultimo game di battuta.

Secondo set: Djokovic, dopo aver annullato una pericolosa palla break nel terzo game, strappava il servizio a Murray sul 2 pari, quando da 30-15, strappava a 30 la battuta al tennista britannico.
Novak non aveva problemi nei restanti turni al servizio e portava a casa il secondo parziale per 6 a 3.

Terzo set: Murray sotto per 1 a 3, annullava nel quinto gioco una palla break, che avrebbe mandato Novak sul 4 a 1 pesante.
Sul 2 a 4 lo scozzese annullava un’altra palla break e poi nel gioco seguente toglieva a 30 la battuta a Djokovic.
Sul 5 pari nuovo break del n.1 del mondo (a 30), che poi sul 6 a 5 quando ha servito per il match, da 15-40, annullava due palle break e chiudeva l’incontro per 7 a 5.

GRUPPO A
Novak Djokovic 2V. 0 s.
Andy Murray 1 V. 1 S.
Tomas Berdych 0 V. 1 S.
Jo Wilfried Tsonga 0 V. 1 S.

TAG: Djokovic, Masters Cup Londra, Masters Cup Londra 2012, Murray

6 commenti

rino tommasi (Guest) 07-11-2012 20:32

L’obiettivo è già dietro l’angolo. «Djokovic merita il numero uno — ammette onestamente Roger — perché la classifica ti premia per quello che hai fatto durante tutto l’anno, ma già in Australia le cose potrebbero cambiare e mi preparerò per quello. Voglio tornare in vetta, per questo non modificherò il mio calendario: del resto, per giocarti il primo posto, devi vincere almeno uno Slam ed altri quattro o cinque tornei importanti, dunque non ha senso cambiare le cose». Ammette solo di provare un po’ di tristezza quando salutano gli avversari della sua generazione: «Si è ritirato Roddick, si è ritirato Ferrero, e quando ho preparato i messaggi d’addio per loro mi sono emozionato, perché è come se se ne fosse andata una parte di me. Ma una delle ragioni per cui io sono ancora qui è l’affetto della gente (…)

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