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Break Point: Storie di Coppa Davis

19/04/2012 12:27 2 commenti
Janko Tipsarevic classe 1984, n.8 del mondo
Janko Tipsarevic classe 1984, n.8 del mondo

Partite come quelle del week-end scorso si possono definire solo così: storie di Coppa. Una competizione bellissima che anche in un anno in cui sembra essere snobbata dai big trova sempre il modo di far emozionare i tifosi di tutto il mondo, che si vinca o che si perda.

Sempre e comunque. Davvero emozioni che solamente partite importanti di un torneo dello Slam possono eguagliare, anche se lì molto spesso il tasso tecnico è più elevato.

Tante bellissime storie di una manifestazione che forse deve essere rinnovata e migliorata, ma sempre tutelandola perché il tennis ne ha bisogno anche in un’epoca che non è quella in cui i vari Nastase, Panatta e Smith la mettevano quasi al di sopra dei tornei del Grande Slam.

I tempi sono cambiati e vedendo ogni tanto dei filmati su Super Tennis o su ESPN Classics vengono i brividi se si pensa che allora si giocava con delle racchette che sembravano quasi dei battipanni.

Ancora più incredibile vedere che gente come lo stesso Panatta andava a rete quasi passeggiando, ma trent’anni fa ci si emozionava come adesso, e in molti casi anche di più.

Nonostante quello di adesso sia un altro sport, nonostante tutti i cambiamenti di questo gioco che riguardano persino l’attrezzo, le palline, le superfici più lente e un gioco di volo praticato molto di rado dai più, c’è una cosa che deve restare immutata: la Coppa.

Quella ci dovrà sempre essere. Ultima dimostrazione di tutto ciò è stato quanto accaduto lo scorso weekend pasquale, durante il quale si sono disputati i quarti di finale.

Se quello fra Spagna e Austria ha visto la vittoria abbastanza netta della prima e quello fra Francia e Usa invece la sconfitta dei transalpini per mano di un John Isner a livelli sempre più grandi, gli altri due incontri sono stati di ben altro spessore, nonostante siano finiti entrambi 4-1.

Per quanto riguarda il match giocato sulla terra indoor a Praga, dopo la facile vittoria di Berdych su Troicki, abbiamo assistito ad un tipico match di Coppa Davis fra giocatori dell’Est: tanto spettacolo, gran quinto set e atteggiamenti che hanno fatto discutere. Ma anche questo, purtroppo, fa parte del fascino di questa bellissima manifestazione.

E’ finita 9-7 al quinto per Tipsarevic, dopo che Stepanek aveva recuperato da 2-4 nel quarto e dopo che lo stesso ceco aveva avuto tre match point nel parziale conclusivo.

Ma si sa, Janko prima di diventare grande giocatore nel circuito, è da tempo un “Davis Man” e quindi si è andati sull’1-1.

Dopo un doppio dominato dai cechi, si è arrivati al confronto fra lo stesso Tipsarevic e Berdych sul 2-1 per i padroni di casa.

La partita si è conclusa in tre set, che hanno sancito il passaggio alle semifinali da parte dei tennisti di casa. La partita è durata ben 3 ore e 45 minuti. Tre tiebreak. Spettacolo puro. Tanti colpi vincenti,tanto agonismo,tante occasioni mancate per il serbo,soprattutto nel primo set (dove ha servito per il set sul 5-3 e dove ha avuto dei set point) e nel terzo(dove si è trovato in vantaggio per 5-1 nel tiebreak). Un match da ricordare.

Sulla terra infuocata di Buenos Aires si disputava invece la sfida fra Argentina e Croazia. Il primo match è stato grandioso,almeno dal punto di vista delle emozioni. A Marin Cilic,non in un gran momento di forma, sono servite 5 ore e 9 minuti per battere Nalbandian, che sul 5 pari del quarto set ha avuto due palle break per andare a servire per l’incontro.

Mancate quelle, ha perso il parziale al tiebreak e dopo aver sprecato altre occasioni per controbreakkare il croato nel quarto gioco del quinto set, è crollato ed ha perso l’ultima frazione per 6-3,non dopo aver annullate diverse palle break e match point. Ma non è bastato. Nonostante tutto ciò, Del Potro è entrato in campo lasciando poco spazio a Karlovic e l’incontro decisivo, come spesso accade in Coppa Davis, si è così rivelato quello del doppio.

E’ finita 8-6 al quinto per la coppia formata da Nalbandian e Schwank, che alla fine con il cuore, lottando come leoni sono riusciti a mantenere i nervi saldi e hanno portato la contesa sul 2 a 1. Il giorno dopo Del Potro ha lasciato quattro game a Cilic e la compagine sudamericana si è così garantita la terza semifinale consecutiva, la quarta in cinque anni, in questa competizione.

La prima insalatiera deve ancora arrivare. Staremo a vedere se accadrà quest’anno, in quel caso saremo pronti a raccontare un altro pezzo di storia di questa competizione, che di storia ne ha già tantissima.
La vecchia Coppa però più invecchia, più ne ha bisogno, ma siamo sicuri che non ci deluderà.


Gabriele Ferrara(alias “forza ginepri”)


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2 commenti

gianni (Guest) 19-04-2012 16:55

Scritto da Fla13: Forza Eremin!
Grazie per l’articolo! A me la Coppa Davis personalmente, emoziona molto! Il problema è che non siamo protagonisti da troppo tempo… Il ricordo più bello è Cabè Vilander a cagliari!!! Per chi non ricorda il punto più bello:
http://www.youtube.com/watch?v=-SRB5jAjJw4&sns=fb

no dico, complimenti

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Fla13: Forza Eremin! (Guest) 19-04-2012 13:52

Grazie per l’articolo! A me la Coppa Davis personalmente, emoziona molto! Il problema è che non siamo protagonisti da troppo tempo… Il ricordo più bello è Cabè Vilander a cagliari!!! Per chi non ricorda il punto più bello:

http://www.youtube.com/watch?v=-SRB5jAjJw4&sns=fb

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